Spionaggio, in Italia le difese restano troppo deboli
La notizia non è che, a due anni e mezzo dall’invasione di Putin in Ucraina, lo spionaggio russo è vivo e se la passa ancora alla grande, in un’Italia (da anni, va detto) troppo porosa e permeabile alle operazioni di Mosca: è che stavolta li hanno individuati e, soprattutto, ce lo hanno voluto far sapere. E in questo è difficile non cogliere un senso anche politico di questa storia. Due persone … (La Stampa)
Ne parlano anche altre testate
La Procura di Milano ha chiuso le indagini, condotte dai carabinieri del Ros, nei confronti di due persone "con base" in Lombardia che, a partire dai primi mesi del 2023, si sarebbero "fatti promotori di una collaborazione con i servizi di intelligence russi" per "fornire informazioni di natura sensibile", come la "mappatura dei sistemi di videosorveglianza delle città di Milano e Roma, mostrando particolare attenzione alle 'zone grigie', ossia a quelle aree cittadine non coperte da telecamere" o "dash cam" su taxi. (La Repubblica)
MILANO – Due persone sono indagate con l’accusa di aver “venduto ad agenti russi infornazioni di natura sensibile”, come la “mappatura dei sistemi di video sorveglianza delle città di Milano e Roma, mostrando particolare attenzione alle ‘zone grigie’, ossia a quelle aree cittadine non coperte da telecamere” o “dash cam” su taxi ai quali avevano proposto addirittura un servizio di telecamere interne. (malpensa24.it)
Fornivano dati sensibili a spie russe, scoperti da operazione del Ros 20 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Non per soldi ma per amore, per una sorta di passione filo-russa dettata dall'ideologia, magari in nome della pace. (il Giornale)
, "si erano fatti promotori di una collaborazione con i servizi di intelligence russi, al fine di fornire informazioni di natura sensibile" è l'accusa. Gli indagati devono rispondere di corruzione aggravata, in quanto commessa per finalità di terrorismo ed eversione. (Il Sole 24 ORE)
Roberto Tortora 21 novembre 2024 (Liberoquotidiano.it)