Cecilia Sala, l'Iran: "L'arresto non è una ritorsione". Tajani convoca un vertice a Roma con Blinken
La liberazione di Cecilia Sala arrestata in Iran è in cima alle preoccupazioni del governo che, dopo il viaggio lampo della premier Meloni negli Usa, giovedì farà il punto della situazione in una riunione del Quint sul Medioriente promossa dal ministro Antonio Tajani alla presenza di Blinken. Intanto Teheran ribadisce che l’arresto della giornalista italiana “non è in alcun modo una ritorsione” per quello del cittadino iraniano, Mohammad Abedini Najafabadi, avvenuto in Italia su mandato emesso dagli Usa. (Secolo d'Italia)
Su altri giornali
Il caso Cecilia Sala diventa oggetto d'inchiesta per l'Iran. Lo ha annunciato oggi il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, nel suo aggiornamento settimanale, ripreso dall'agenzia di stampa Tasnim. (Adnkronos)
TEHERAN – L’Iran è tornato a pronunciarsi sul caso di Cecilia Sala, la giornalista arrestata lo scorso 19 dicembre e detenuta nel famigerato carcere di Evin. Ha inoltre ribadito che l’arresto di Sala “non è una… (la Repubblica)
Nel silenzio, dietro la coltre di discrezione richiesta dalla famiglia e dal governo, si tratta. Eppur si muove. (ilmessaggero.it)
Dal settembre 2018 al novembre 2020 l’accademica anglo-australiana Kylie Moore Gilbert, ricercatrice della Melbourne University specializzata in Medio Oriente, è stata rinchiusa tra le mura della prigione di Evin, la stessa dove si trova ora Cecilia Sala. (Il Fatto Quotidiano)
L'Iran insiste e dice che l'arresto di Cecilia Sala non ha nulla a che vedere con il caso dell'ingegnere iraniano Mohammad Abedini Najafabadi, che si trova al carcere di Opera: "Ci auguriamo che il caso di Cecilia Sala venga risolto rapidamente". (Fanpage.it)
La giornalista italiana è stata detenuta per violazione delle leggi iraniane», «la misura presa dagli Stati Uniti contro Abedini è una sorta di presa di ostaggi», ha aggiunto Baghaei. (ilmessaggero.it)