Documenti top-secret, «riaprire il caso contro Trump». Ricorso dell’accusa alla Corte d’Appello

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I procuratori statunitensi stanno cercando di riaprire il caso penale che accusa Donald Trump di cattiva gestione di documenti classificati e ostruzione, sostenendo che il giudice della Florida ha sbagliato a respingere l’atto di accusa quest’estate. Meno di tre mesi prima che gli elettori statunitensi decidano se Trump debba ottenere un secondo mandato come presidente, l’ufficio del procuratore speciale Jack Smith ha chiesto a una corte d’appello di annullare l’ordine di luglio del giudice distrettuale statunitense Aileen Cannon. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri giornali

Bloccato dalla Corte Suprema che ha sancito l’immunità dei presidenti per tutti gli atti che hanno un profilo pubblico, Jack Smith non molla la presa: il superprocuratore che ha incriminato Donald Trump per una serie di ipotesi di reato federali, e in particolare per avere promosso l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021, ha presentato una nuova incriminazione nei confronti dell’ex presidente che, in realtà, è una revisione del vecchio capo d’imputazione, concepita in modo da tentare di renderlo compatibile con la sentenza della Corte Suprema. (Corriere della Sera)

Il consigliere speciale Jack Smith ha rielaborato l’atto di accusa contro Trump riguardo il caso delle interferenze elettorali federali del 2020. (il manifesto)

Colpo di scena nella saga giudiziaria di Donald Trump. Il procuratore speciale Jack Smith ha presentato, infatti, un atto d'accusa sostitutivo, "alleggerito", a proposito del ruolo che l'ex presidente ha avuto nel tentare di invalidare le elezioni del 2020. (il Giornale)

Usa, rivista l’incriminazione contro Trump per l'assalto a Capitol Hill

Palla al centro. Nulla ancora è dato per certo, ma la revisione dell’incriminazione contro Donald Trump per l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 da parte di migliaia di suoi seguaci può aprire nuovi scenari. (Open)

I legali dell'ex presidente, secondo Cnn, sono stati colti di sorpresa: si attendevano l'atto di accusa sostitutivo ma credevano che sarebbe arrivato in autunno. Il procuratore speciale Jack Smith non molla e rivede l'incriminazione contro Donald Trump per l'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio, tenendo conto della decisione della Corte Suprema sull'immunità. (Il Messaggero Veneto)

Nel processo sull'assalto al Congresso Usa, Trump è accusato di aver cercato di sovvertire il risultato delle elezioni presidenziali del 2020, che aveva perso contro l’attuale presidente Joe Biden. «L'atto d'accusa sostitutivo, presentato a un nuovo gran jury che non aveva ascoltato in precedenza le prove sul caso, riflette gli sforzi del governo per rispettare e attuare» la decisione della Corte Suprema sull'immunità, si legge nei documenti depositati. (Italia Oggi)