Avetrana, la serie Tv sul delitto di Sarah Scazzi non andrà mai in onda: chiusura vicina dopo i fatti gravissimi | Disney rischia tutto
Gli abitanti di Avetrana insorgono contro la serie tv dedicata al delitto di Sarah Scazzi, non la potrà vedere nessuno. Avetrana. Un nome che evoca ricordi difficili, un passato che molti vorrebbero dimenticare. La storia di Sarah Scazzi continua a far discutere e ad accendere dibattiti, specialmente ora, con la serie tv che promette di far rivivere quegli eventi drammatici. Tramite alcuni recenti accadimenti però la serie è stata definitivamente bloccata. (L'Insolenza di R2-D2)
Su altri media
Il Tribunale di Taranto, infatti, ha accolto il ricorso del sindaco della città pugliese, emettendo un provvedimento di sospensione cautelare. Di fatto la trasmissione della fiction è stata bloccata: il prossimo 5 novembre 2024, inoltre, è stata fissata l'udienza di comparizione delle parti in Tribunale, come stabilito dal giudice. (La Gazzetta dello Sport)
BOLOGNA- Il Tribunale di Taranto accoglie il ricorso del sindaco di Avetrana, Antonio Iazzi: si dovrà attendere ancora per la messa in onda della fiction sul delitto di Sarah Scazzi, la 15enne scomparsa e poi ritrovata, purtroppo senza vita, nella cittadina pugliese 14 anni fa. (Dire)
La serie sull'assassinio di Sarah Scazzi può fornire spunti di riflessione sulla società e stimolare un dibattito necessario alla luce delle nuove sensibilità. (Fanpage.it)
La trasmissione della prima puntata era prevista per venerdì 25 ottobre (il Giornale)
Il primo cittadino, attraverso un pool di legali, chiedeva «la rettifica della denominazione» della serie tv e la sua «sospensione immediata». Qui non è Hollywood", la fiction sul delitto di Sarah Scazzi prevista dal 25 ottobre sulla piattaforma Disney+. (L'Unione Sarda.it)
Qualche giorno fa il sindaco di Avetrana aveva pubblicato una nota: «La stessa comunità ha da sempre cercato di allontanare da sé i tanti pregiudizi dettati dall’omicidio, dal momento che la tragedia destò sgomento nella collettività, interessata da una imponente risonanza mediatica, che stimolò l’ente a costituirsi parte civile nel processo penale a carico di Michele Misseri, fino alla condanna degli imputati al risarcimento del danno all’immagine in favore del Comune di Avetrana per una serie di riflessi negativi sulla collettività». (Vanity Fair Italia)