Andrea Beretta e Antonio Bellocco, i «fratelli» della curva dell'Inter: dal calcetto agli affari. I sospetti, le cosche e l'omicidio

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Corriere Milano INTERNO

Andrea Beretta e Antonio Bellocco. Amici inseparabili, abbracci e smancerie sui social nel segno del tifo nerazzurro. E poi Berro e Totò ‘u Nanu. Il primo picchiatore, capo della Curva Nord, daspato per 10 anni da tutti gli stadi, e amico di Roberto Manno legato alla ’ndrangheta di Pioltello. Il secondo, nipote del capobastone Umberto Bellocco, erede di uno dei casati più importanti della ’ndrangheta calabrese con una condanna a 9 anni per associazione mafiosa e il sospetto di un trasferimento a Milano per gestire gli affari dei clan. (Corriere Milano)

Ne parlano anche altri giornali

E adesso che succede? La morte del rampollo di 'ndrangheta del potente casato dei Pesce-Bellocco di Rosarno sarà «vendicata» o «compensata»? A Milano se lo chiedono in tanti. A decidere però sarà la Calabria, questo è certo. (il Giornale)

Nipote del boss fondatore della 'ndrina di Rosarno, il 36enne è deceduto questa mattina dopo una lite con Andrea Beretta, storico capo ultrà dell’Inter. In gennaio era morto il padre Giulio, detenuto al 41 bis nel carcere di Opera ascolta articolo (Sky Tg24 )

All'origine della lite la pretesa di dividere gli utili del negozio di Pioltello, nel Milanese. (Il Vibonese)

La lite sfocia nel sangue: noto capo ultras dell'Inter uccide un membro della 'ndrangheta

I due erano grandi amici, tanto da aver giocato a calcetto insieme la sera prima. Già condannato per mafia, è stato accoltellato dentro una Smart da Andrea Beretta, storico capo ultrà dell'Inter. (ilmessaggero.it)

Alterco in auto tra ultrà dell’Inter, uno muore accoltellato e l’altro finisce in ospedale con un proiettile nella gamba. È accaduto questa mattina, poco dopo le 11, davanti ad una palestra di Cernusco sul Naviglio molto frequentata dai tifosi organizzati nerazzurri. (varesenews.it)

Il primo aveva subito un daspo di 10 anni per reati da stadio. I due sono personaggi legati alla curva nerazzurra: entrambi capi ultras e membri del tifo organizzato dell’Inter. (Corriere del Ticino)