Bagnaia e Martin verso il GP Malesia a Sepang: le FOTO con il trofeo MotoGP

Bagnaia e Martin verso il GP Malesia a Sepang: le FOTO con il trofeo MotoGP
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Dorna l'ha ribattezzato "The Rematch", la rivincita: dopo il 2023 sono ancora Martin e Bagnaia a giocarsi il titolo MotoGP, con lo spagnolo che potrebbe chiudere i conti già a Sepang e togliere lo scettro al campione in carica. Jorge e Pecco nel frattempo sono stati protagonisti di un suggestivo shooting fotografico su un rooftop nel centro di Kuala Lumpur in vista del GP Malesia, con il pilota Pramac che si è anche concesso un tuffo nella piscina panoramica. (Sky Sport)

Su altri media

Francesco Bagnaia arriva a Sepang con 17 punti da recuperare e l'obbligo di non commettere errori fin dalla gara sprint di sabato per non concedere a Jorge Martin il primo match-point iridato già domenica. (Il Mattino di Padova)

Ci sono le conferenze stampa della vigilia e lo stesso Bagnaia, dice, come riporta l’Ansa: “Ora più che mai sarà importante rimanere concentrati e dare il massimo in ogni sessione”. (Il Faro online)

Sepang è un impianto che ha alzato esponenzialmente l’asticella. (OA Sport)

Orari MotoGp Malesia, Sky e Tv8: dove vedere live il Gran premio di Sepang

Fiducioso anche lo spagnolo della Pramac: "So che posso vincere il titolo, darò il 100% per portare a casa questo trofeo". Pecco, a -17 in classifica, sa che non può sbagliare ancora: "Non devo fare errori, la calma è la strategia vincente: sono nella stessa situazione del 2023 e del 2022". (Sport Mediaset)

Il circuito di Sepang Costruito ed inaugurato nel 1998, a breve distanza da Kuala Lumpur, capitale della Malesia, è stato considerato per molti anni un modello di riferimento per i nuovi circuiti grazie alle ampie tribune e alle aree di servizio di prima qualità. (Moto.it)

– Diciassette punti di ritardo, settantaquattro a disposizione. Pecco Bagnaia ha accorciato a Buriram il divario da Jorge Martin, ma è costretto a vincere sempre, cioè le due gare lunghe e le due sprint race tra Malesia e Valencia, e sperare che il rivale non faccia sempre secondo. (Quotidiano Sportivo)