Sinner: rivincita sul campo mentre la Wada affonda il colpo. Tutti col campione, tranne il rosicone Kyrgios. Bertolucci: così lo uccidono

Nonostante il ricorso annunciato dalla Wada, lo dimostra sul campo, Jannik Sinner, quanto vale e quanto riesce a primeggiare. Fedele al ranking che lo erge sul primo gradino del podio mondiale per talento, tenacia, impegno, serietà e correttezza. Tutto con buona pace dei detrattori e degli invidiosi dalla tempra annacquata dall’odio alla Kyrgios, che da subito ha invocato la squalifica dell’altoatesino e periodicamente, soprattutto X, è tornato sulla vicenda con messaggi sgradevoli, dando sfogo a tutta la sua irruenza comportamentale, nota sul campo e fuori. (Secolo d'Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Sicuramente il nostro campione è sceso in campo per il suo match di secondo turno all’ATP 500 di Pechino consapevole di tutto ciò, e il suo avvio assai teso e fisicamente “down” lo dimostra. Vedremo, ci sarà modo per approfondire la questione. (LiveTennis.it)

CLICCA PER AGGIORNARE LA DIRETTA LIVE Il numero uno del mondo gioca la sua seconda partita nella trasferta asiatica, che lo vedrà poi impegnato nel Masters 1000 di Shanghai, a partire da mercoledì 3 ottobre. (OA Sport)

Safiullin con due break annulla due turni di battuta di Jannik, ora obbligato alla rimonta. Sinner si porta sul 40-0 poi regala due punti al russo ed è 40-30 per una risposta a rete e un'altra troppo lunga. (Corriere della Sera)

Atp Pechino, Sinner batte Safiullin in tre set e va ai quarti. “Partita difficile, soprattutto in giornate come queste”

Vedi anche Tennis Sinner, la Wada fa appello contro l'assoluzione: chiesta la squalifica dell'italiano TENNIS (Sport Mediaset)

Jannik Sinner ai quarti di finale del torneo Atp di Pechino. Mentre l’agenzia mondiale antidoping (Wada) chiede la sua squalifica per 1 o 2 anni per il caso clostebol (leggi qui), il numero 1 del mondo oggi batte il russo Roman Safiullin per 3-6, 6-2, 6-3 in 2h22′ nel match valido per gli ottavi di finale. (Il Faro online)

Poco prima che Jannik scendesse in campo in Cina, infatti, la WADA, l’agenzia antidoping mondiale, ha reso noto di non aver ha accettato il verdetto di assoluzione emesso da un tribunale indipendente londinese (Sports Resolutions) incaricato dall’ITIA (International Tennis Integrity Agency) di indagare sui due test falliti il 10 e il 18 marzo scorso da Jan per una positività al Clostebol, uno steroide derivato dal Testosterone che aiuta ad aumentare la massa muscolare, e ha deciso di appellarsi al CAS, la Corte internazionale di Arbitrato dello Sport di Losanna. (La Stampa)