Giovanni Gastel: morto per Covid il famoso fotografo
Giovanni Gastel: addio al famoso fotografo. Giovanni Gastel aveva cominciato la sua carriera molto presto.
La sua lunghissima carriera era cominciata negli anni ‘70 e da allora Giovanni Gastel, famoso fotografo classe 1955, ha immortalato alcuni dei volti più celebri del mondo.
Alle 17 di ieri, 13 marzo 2021, Giovanni Gastel è però stato portato via dal Covid
Tantissimi i personaggi che hanno detto addio ad uno dei fotografi più famosi al mondo. (SoloDonna)
Ne parlano anche altri giornali
Giovanni Gastel è morto oggi, all’età di 65 anni all’Ospedale in Fiera di Milano, la causa del decesso sta nel peggioramento delle condizioni di salute a causa del Covid. Giovanni Gastel nasce a Milano il 27 dicembre 1995, aveva 65 anni ed era del segno zodiacale del Capricorno. (Puglia 24 NEWS)
Allo stesso tempo, pur essendo fotografo di fama mondiale, si è sempre mostrato molto disponibile, gentile e disposto a collaborare. Contattato dalla fotografa fariglianese Alessandra Botto, aveva ricoperto infatti il ruolo di presidente di giuria nelle ultime due edizioni del concorso fotografico "Obiettivo Calanchi", organizzato dall'Associazione Calanchi di Clavesana. (Unione Monregalese)
A 17 anni il primo scatto e quel nascere di una passione che lo accompagnerà per tutti gli anni Settanta nello studio in un seminterrato. Giovanni era un uomo che sapeva cogliere la bellezza in ogni cosa su cui posasse lo sguardo (QUOTIDIANO.NET)
Giovanni Gastel, tra i più famosi fotografi italiani, è morto ieri pomeriggio intorno alle 17:00. Un maestro dal tocco inconfondibile che in ogni sua immagine ha saputo mescolare stile, glamour, ironia ed eleganza. (Rivista Studio)
Non c'è stato, nonostante, nella sua tenerezza, Lamberto mi ricordasse un leggendario miracolo di Padre Pio che avrebbe salvato la vita a Giovanni cinquenne. Bello e spavaldo era Giovanni, pronto a sfidare la vita, nello spirito di un dandy. (ilGiornale.it)
Un oggetto qualsiasi o una copertina di Vogue, davvero non importa: in ogni fotografia metto tutto me stesso, come se tutta la mia vita si risolvesse lì» (La Stampa)