In centinaia per l’addio a Maati: "Ciao campione, ti amiamo". Ma spunta il coltello, è rissa: "Dovete solo vergognarvi"
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Di Simone Cioni Una chiesa stracolma a ha salutato ieri per l’ultima volta Maati Moubakir, il 17enne ucciso a coltellate lo scorso 29 dicembre a Campi Bisenzio. La bara bianca piena di messaggi scritti a pennarello è portata in spalla dal padre Farid e dai fratelli Nabil e Fuad, tra le lacrime della sorella Halima e della madre Silvia. Ci sono anche nonna Isa e nonno Renzo per le ultime preghiere sul sagrato da dove si alzano in cielo decine di palloncini bianchi. (LA NAZIONE)
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Ma il funerale del diciassettenne Maati Mobubakir, ucciso all’alba di domenica 29 dicembre in un’assurda rissa a Campi Bisenzio, ha significato anche momenti di grande tensione. – Un momento di dolore, di lutto per un’intera comunità. (LA NAZIONE)
Coltelli che — dopo l’omicidio — vengono nascosti. Proprio questo ultimo particolare emerge dal verbale di Ismail Arouizi, 22 anni, difeso dall’avvocato Sabrina Serroni, finito giovedì scorso a Sollicciano con l’accusa di concorso in omicidio volontario. (Corriere Fiorentino)
Di Redazione | 15 Gennaio 2025 alle 18:19 (RadioSienaTv)
Secondo quanto appreso, i due si sono scambiati offese e insulti davanti alla chiesa, poi si sono picchiati quindi sono stati bloccati dai carabinieri. Inoltre sembra che uno dei due giovani ha estratto un coltello. (L'Unione Sarda.it)
"Orribile, inaccettabile. Sembra non esserci pace per Maati Moubakir, il 17enne ucciso brutalmente a coltellate all’alba del 29 dicembre dopo una notte trascorsa in discoteca a Campi Bisenzio. (LA NAZIONE)
E accade l’incredibile. Un ragazzo, apparso dal nulla, ha aggredito prima a male parole e poi fisicamente un amico del defunto. (QUOTIDIANO NAZIONALE)