Diarra come Bosman? La sentenza che rischia di stravolgere il calciomercato

Trent'anni dopo, il calciomercato può cambiare ancora. Nel 1995, la "sentenza Bosman" limitò il raggio d'azione delle società, indicando come necessario ai fini di un trasferimento anche l'assenso del calciatore oggetto dello scambio. Oggi, come allora, un'altra sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea rischia di stravolgere il mercato come abbiamo imparato a conoscerlo. L'organo giuridico, infatti, questa mattina si è espresso sul caso tra Lassana Diarra e la Lokomotiv Mosca, in un contenzioso relativo ormai a 10 anni fa. (Il Romanista)

Ne parlano anche altre fonti

– Potenziale terremoto nel mondo del calcio. La Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha emesso una sentenza dal valore enorme nel caso del calciatore francese Lassana Diarra, che aveva contestato alcune norme del Regolamento Fifa sui trasferimenti internazionali dei giocatori professionisti. (Quotidiano Sportivo)

Andrea D’Amico, uno dei più importanti agente di calciatori di calcio, commenta a caldo la sentenza Diarra sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli: “Si tratta di una sentenza che cerca di mettere in contatto il diritto civile con il diritto sportivo. (Tutto Napoli)

Così la Fifpro, il sindacato mondiale dei calciatori, commenta la decisione della Corte di giustizia Ue, che ha dato ragione a Lassana Diarra nel suo ricorso contro le norme Fifa che gli avevano impedito di trasferirsi allo Charleroi dopo aver rescisso il contratto con la Lokomovit Mosca (Sport Mediaset)

Caso Diarra, la Corte Europea dà torto alla Fifa. Ecco perché può rivoluzionare il calciomercato

Quali possono essere le conseguenze più tangibili prova a dirlo la Gazzetta dello Sport: "La prima conseguenza che viene in mente è che i contratti dei calciatori avranno tutti validità annuale. (Fcinternews.it)

La sentenza della Corte è arrivata dopo che l'ex nazionale francese Lassana Diarra ha contestato legalmente le norme Fifa a seguito di una disputa con un club risalente a dieci anni fa. (Tuttosport)

In sostanza la Corte ha stabilito che alcune delle norme della Fifa in materia di trasferimenti internazionali di calciatori professionisti sono contrarie al diritto dell'Unione perché ostacolano la libertà di circolazione degli atleti e restringono la concorrenza tra i club. (il Giornale)