Addio al Papa ambientalista
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Il Santo Padre, mancato stanotte è stato il primo Papa Gesuita, primo ad arrivare da un paese non europeo da secoli, il primo a scegliere come nome Francesco. Il primo, soprattutto, a unire spiritualità ed ecologia. Fin dall'enciclica “Laudato Si” ha esortato tutti ad avere cura della "nostra casa comune" il pianeta. Francesco. Nella scelta del nome, nel 2013, Jorge Bergoglio indica inconsapevolmente la sua futura conversione ecologica. (RaiNews)
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Questa è la nostra opzione. Dopo la crisi, continueremo con questo sistema economico di ingiustizia sociale e di disprezzo per la cura dell’ambiente, del creato, della casa comune? Pensiamoci… se ci prendiamo cura dei beni che il Creatore ci dona, se mettiamo in comune ciò che possediamo in modo che a nessuno manchi, allora davvero potremo ispirare speranza per rigenerare un mondo più sano e più equo». (VareseNews)
Il documento, annunciato un mese prima dalla Sala Stampa vaticana, nasce come riflessione sull’esperienza globale della pandemia, ma si sviluppa come un manifesto di portata universale. Il nucleo centrale è la fraternità umana, un valore da riscoprire e praticare in un mondo segnato da solitudini, diseguaglianze, chiusure e conflitti. (Tgcom24)
Roma, 21 apr. – “Un’ Enciclica sull’ecologia integrale in cui la preoccupazione per la natura, l’equità verso i poveri, l’impegno nella società, ma anche la gioia e la pace interiore risultano inseparabili”. (Askanews)
Insomma, un mondo nuovo in grado di superare quella "globalizzazione dell'indifferenza" alla base di tante ingiustizie nel mondo., Sono 4 le encicliche firmate da Papa Francesco nel suo Pontificato: "Lumen Fidei" 2013, "Laudato Sì" 2015, "Fratelli Tutti" 2020, "Dilexit Nos" 2024. (Tgcom24)
Quattro encicliche (Lumen Fidei, Laudato sì, Fratelli tutti, Dilexit nos), sette esortazioni apostoliche (Evangelii gaudium, Amoris Laetitia, Gaudete et Exsultate, Christus vivit, Querida Amazonia, Laudate Deum, C’est la confiance), un unico magistero che ha come filo rosso l’annuncio gioioso del Vangelo al mondo, con “parresia” e senza fuggire nessuna delle sue sfide: dalla secolarizzazione alla globalizzazione dell’indifferenza, dalla “cultura dello scarto” alle “colonizzazioni ideologiche”, dalla “terza guerra mondiale a pezzi” ai conflitti tra le religioni. (Lavocedelpopolo.it)
Tutto ciò lo ha spinto a correlare direttamente i "gemiti" della Terra a quelli dei più poveri e a spingere sulla comunità internazionale per affrontare seriamente la crisi climatica a beneficio di tutti. (la Repubblica)