Nvidia fa il pieno di utili, ma stime deludono il mercato

Nvidia fa il pieno di utili, ma stime deludono il mercato
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Tuttosport ECONOMIA

Nvidia fa il pieno di ricavi e utili nel terzo trimestre. I ricavi sono balzati a 35,1 miliardi di dollari, il 17% in più sul trimestre precedente e il 94% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, battendo facilmente le attese degli analisti. L'utile è raddopiato a 19,3 miliardi (20 miliardi secondo gli standard Gaap), oltre le previsioni del mercato. A Wall Street però non è bastato: i titoli del colosso dei semiconduttori che lavora con l'AI sono arrivati a perdere ieri sera fino al 5% con le stime per il quarto trimestre dell'esercizio 2025 che non hanno soddisfatto appieno. (Tuttosport)

Ne parlano anche altre testate

Hanno quasi azzerato i guadagni i mercati azionari europei sulla scia del rallentamento dei futures americani, che si mantengono comunque positivi, con gli operatori che guardano più alla trimestrale di Nvidia piuttosto che alle tensioni fra Russia e Ucraina. (Tuttosport)

Sebbene le preoccupazioni legate a un’escalation del conflitto in Ucraina restino, il mercato trova però un certo sollievo di fronte all’apertura del presidente russo, Vladimir Putin, che, secondo quanto riportato da Reuters, “è aperto a discutere con Donald Trump un accordo per il cessate il fuoco in Ucraina, ma esclude di concedere parti di territorio importanti e insiste che Kiev abbandoni le ambizioni di entrare nella Nato”. (Borse.it)

Tokyo Euro nei confronti della divisa cinese (LA STAMPA Finanza)

Cina volatile, Nikkei in rosso con la corsa ai T bond. Seven & i vola su rumors di un buyout da oltre 50 miliardi di dollari

Nasdaq 100 MARA Holdings (LA STAMPA Finanza)

Nvidia prende la rincorsa e si presenta all’appuntamento dell’earning call con quotazioni a ridosso dei massimi storici e aspettative elevatissime su quanto emergerà oggi, in particolare sulle indicazioni in arrivo dal ceo Jensen Huang. (Finanzaonline)

La PBoC tiene fermi i tassi a 1 e 5 anni ai minimi storici, mentre torna a salire l’export del Giappone grazie alla ripresa della Cina. (Milano Finanza)