Saviano, crolla palazzina: ritrovato anche il corpo della nonna

Alla luce delle fotoelettriche, la già flebile speranza di trovare viva l’unica persona della famiglia che ancora mancava all’appello si spegne diciotto ore dopo l’esplosione, quando intorno all’una di notte i vigili del fuoco estraggono dalle macerie della palazzina di via Tappia 5 il corpo di Autilia Ambrosino, 80 anni, che abitava al secondo piano, nella casa collassata su quella sottostante. Così il bilancio dell’esplosione di domenica mattina sale a quattro vittime, dopo il ritrovamento dei corpi dei piccoli Giuseppe, 6 anni e Autilia Pia, 4 anni e della mamma Vincenza Spadafora, 41 anni. (ilmattino.it)

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Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 25 settembre 2024 (modifica il 25 settembre 2024 | 15:02) In occasione della gara Napoli-Palermo, valida per il secondo turno di Coppa Italia, in programma domani, giovedì 26 settembre, alle ore 21, allo stadio Diego Armando Maradona, il Napoli - secondo quanto rende noto il Comune di Saviano - scenderà in campo con il lutto al braccio in ricordo delle vittime dello scoppio della palazzina avvenuto a Saviano domenica scorsa. (CalcioNapoli1926.it)

Prima della gara le due squadre osserveranno un minuto di raccoglimento. (ilgiornalelocale)

Sul balcone in macerie è rimasta solo la bicicletta di un bambino. L'edificio è sventrato, eppure i soccorritori sentono lamenti e grida da auto. Una terribile esplosione, quasi certamente provocata da una fuga di gas, ha distrutto una palazzina di due piani in via Tappia a Saviano. (La Repubblica)

Crollo palazzina a Saviano, Antonio Zotto sta meglio: «Ora respira da solo»

E sembra di immaginare quel rumore assordante, «come il botto di un jet», che alle 7.05 ha squassato la sonnolenta domenica mattina di Saviano, un paesone di 15mila abitanti a una quarantina di minuti da Napoli. (Gazzetta del Sud)

Con dita e palmi a smuovere le macerie alla disperata ricerca di vita. Ma sotto tonnellate di mattoni e cemento la strage era ormai compiuta. (il Giornale)

«Siamo sfiniti dal dolore e ora si è accesa una speranza». Queste parole illuminano i volti rigati dalle lacrime dei parenti di Antonio Zotto, il 40enne ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Cardarelli dopo l’esplosione della palazzina a Saviano che ha travolto tutta la sua famiglia ad eccezione del figlio più piccolo, Gennaro Rosalio, assistito al Santobono e in buone condizioni cliniche. (ilmattino.it)