Morto Donato Bilancia: doveva scontare 13 ergastoli il killer delle prostitute

Morto il killer dei treni. Doveva scontare 13 ergastoli il killer delle prostitute, deceduto a causa del coronavirus, nel carcere Due Palazzi di Padova.

E’ deceduto nel carcere Due Palazzi di Padova.

Le sue vittime erano casuali, dal metronotte alle prostitute uccise dopo un rapporto sessuale.

Fu arrestato il 6 maggio 1998 e due anni dopo è stato condannato a tredici ergastoli.

Il coronavirus ha colpito in carcere Donato Bilancia, l’assassino delle prostitute, all’età di 69 anni. (LettoQuotidiano)

La notizia riportata su altri media

Furono molto meno ‘fortunati’ due metronotte che, rei di aver interrotto la prestazione sessuale, vennero freddati con dei colpi di pistola alla testa. (LaVoceDiAsti.it)

Questo il profilo dell'omicida, tracciato all'Adnkronos dal criminologo Donato Lavorino che sul mostro della Liguria ha anche scritto il libro 'Nella mente del serial killer'. Donato Bilancia venne arrestato il 6 maggio 1998 dai carabinieri all'uscita dell'ospedale San Martino di Genova, senza che opponesse resistenza. (GenovaToday)

Era lo sfogo stagionale di un fallito di mezza età, che meritava solo di essere dimenticato. Fu invece nell’abitazione poco distante, all’estremità di piazza Cavour, che Donato Bilancia uccise i coniugi Maurizio Parenti e Carla Scotto. (Corriere della Sera)

Sconta i primi anni al carcere Marassi di Genova e poi viene trasferito a Padova. Condannato a 13 ergastoli per 17 omicidi e a 16 anni per un tentato omicidio - Ansa /CorriereTv. Il serial killer Donato Bilancia è morto per Covid al carcere Due Palazzi di Padova. (Corriere TV)

’ morto dopo 22 anni di reclusione Donato Bilancia, il più efferato serial killer della storia criminale italiana. Il 16 ottobre 1997 il primo delitto: Bilancia uccide a Genova Giorgio Centanaro nella sua casa, soffocandolo con del nastro adesivo. (Il Piccolo)

Donato Bilancia, serial killer condannato a 13 ergastoli per 17 omicidi e a 16 anni per un tentato omicidio, è morto per Covid al carcere Due Palazzi di Padova. Era soprannominato «il mostro dei treni» o «il serial killer delle prostitute». (La Gazzetta del Mezzogiorno)