Acea, de Meo: «Target auto 2035? La priorità è evitare multe nel 2025. Ritorno di Stellantis da noi è un segnale forte»
Per Acea la «priorità più urgente è rivedere» gli obiettivi al 2025 delle norme Ue sul taglio delle emissioni di Co2 per le nuove auto, «per avere la certezza da parte della Commissione europea che» le case automobilistiche non siano costrette a pagare multe che potrebbero costare fino a 15 miliardi di euro. A quel punto potremmo sederci con le autorità e discutere di come fare per arrivare al target del 2035». (Il Messaggero - Motori)
Su altre fonti
“Come già anticipato qualche mese fa, la fondazione della struttura negli anni ha subito diversi danni a causa delle forti intemperie atmosferiche – dichiara il Sindaco Lucio Fiordalisio – Una preoccupazione che ci ha sollecitato a presentare un progetto di fattibilità alla Regione Lazio e ad illustrare la problematica al Consigliere regionale Daniele Maura che aveva promesso un immediato riscontro. (Frosinone News)
La ricetta del 39enne francese, fedelissimo di Macron, in Italia per la sua prima trasferta da commissario. «Il Clean Industrial Deal aiuterà le imprese ad affrontare la transizione» (Open)
Grandi manovre a Bruxelles, ma anche l'estenuante braccio di ferro con l'intransigenza dei Verdi, sul futuro di un settore automotive messo colpevolmente alle corde da scelte politiche basate sull'ideologia, ma anche a causa degli stessi costruttori che, sulle decisioni prese, hanno mantenuto un atteggiamento passivo e accondiscendente. (il Giornale)
L’Europa apre a una discussione con le case costruttrici per rivedere i termini dell’entrata in vigore delle regolamentazioni più restrittive in fatto di emissioni. (AlVolante)
Alla riunione parteciperanno anche la ministra del Lavoro, Marina Calderone, e il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti. (la Repubblica)
La crisi dell’auto mette in crisi il Sud, il numero uno degli industriali da Avellino lancia anche un monito all’Europa: deve cambiare passo sulle politiche industriali e sull’energia. L’Europa deve fare scelte coraggiose, anche cambiando senso di marcia rispetto ad alcune decisioni assunte dalla scorsa Commissione. (Quotidiano del Sud)