C'è un falso Vitali Klitschko che fa videochiamate scherzo ai sindaci d'Europa

Una richiesta che Giffey ha trovato molto strana, considerando che Klitschko, quando era un pugile, ha vissuto per tanti anni ad Amburgo e parla fluentemente il tedesco.

Finora i sindaci si sono detti tutti sicuri di essere stati ingannati da un deepfake, definendo questa tecnologia come un’arma di guerriglia moderna

Possiamo solo immaginare la delusione del primo cittadino di Vienna quando il suo staff gli ha riportato la notizia che lui con Vitali Klitschko in realtà non ci aveva mai parlato. (Rivista Studio)

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Il sindaco di Vienna, invece, c’era cascato in pieno e aveva continuato a conversare con il sedicente Klitschko fino al momento del congedo. Il problema è che la persona con cui aveva parlato il sindaco di Vienna non era il collega Klitschko, ma un falso Klitschko, in tutto e per tutto uguale al sindaco di Kiew. (Austria vicina)

Così, Amazon rivoluziona il mondo della contrattualistica a distanza utilizzando (brillantemente) la carta di credito come sostituto di quella di identità. In realtà, nel corso degli anni, qualche sentenza più attenta all’importanza delle componenti tecnologiche di un indagine pure c’è stata. (la Repubblica)

Il “sindaco” aveva prima chiesto della situazione a Berlino concentrandosi su quella dei rifugiati ucraini. Il sindaco fake di Kiev e il primo cittadino di Berlino: la chiacchierata surreale. Dunque il sindaco fake di Kiev ha le sembianze di Vitaly Klychko, ovvero quello originale. (Il Primato Nazionale)

Klitschko ha anche sottolineato di parlare bene tedesco e inglese e di non aver bisogno di un traduttore in queste due lingue A denunciarlo è lo stesso Vitaly Klitschko attraverso l'agenzia ucraina Ukrinform, accusando i russi che hanno invaso il suo Paese di praticare la guerra su tutti i fronti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Insomma, si sono accorti che – al di là delle apparenze – quello in videochiamata non poteva essere il vero sindaco di Kiev. Il comune di Berlino ha quindi tempestivamente contattato l’ambasciata ucraina, ottenendo conferma che quello in videochiamata non fosse il vero sindaco di Kiev (Lega Nerd)

Il politico ungherese ha dichiarato di essere stato anch’esso vittima del falso Klitschko, ma di essersi accorto presto dell’inganno per il tenore fortemente anti-ucraino delle parole del finto primo cittadino A tradire il finto Klitschko l'utilizzo di un traduttore. (DDay.it)