Pogacar vince per la quarta volta di fila il Giro di Lombardia

Dopo aver vinto, tra l'altro, la Liegi-Bastogne-Liegi, il Giro d'Italia, il Tour de France e la corsa su strada ai Campionati del Mondo di Zurigo, Pogacar ha concluso una stagione stratosferica vincendo la Classic des Feuilles Mortes. Ha tagliato il traguardo con oltre tre minuti di vantaggio su Remco Evenepoel, che ha cercato di raggiungere il rivale senza riuscirci. (Corriere del Ticino)

Se ne è parlato anche su altri giornali

CALOLZIOCORTE – Oggi si corre una delle gare di ciclismo tra le più celebri: “La classica delle foglie morte”, ovvero “Il Lombardia”. 252 km, 8 salite mitiche e un finale da vivere tutto d’un fiato. Gara giunta alla sua 118^ edizione che chiuderà la stagione dei grandi eventi professionistici targati RCS Sport. (Lecconotizie)

La stagione delle grandi classiche del ciclismo su strada sta per volgere al termine, con Il Lombardia 2024, appuntamento fissato sul calendario per sabato 12 ottobre. Anche in questa edizione sono presenti alcune dei GPM che hanno caratterizzato il percorso dello scorso anno. (BergamoNews.it)

La pedalata ciclistica non agonistica si rivolge ai croceristi cicloamatori che si trovano a bordo della MSC World Europa. Questi ultimi potranno godersi un’esperienza speciale durante lo sbarco a Messina del 15 ottobre prossimo. (Normanno.com)

Il Lombardia, Pogacar: «Io come Merckx? Mi basta essere il migliore della mia era»

Il 118° Giro di Lombardia, corsa antichissima e di enorme prestigio, è il quinto «monumento» del calendario mondiale dopo Sanremo, Fiandre, Roubaix e Liegi. Si chiude sul lungolago di Como la lunghissima stagione del grande ciclismo internazionale. (Corriere della Sera)

Tadej Pogacar dipinge l'arcobaleno sul lago di Como ed entra direttamente nella leggenda del Giro di Lombardia. Settantacinque anni dopo Fausto Coppi, che aveva chiuso un 1949 mitico (prima doppietta Giro-Tour della storia) con il poker consecutivo nel Lombardia, la classica che amava di più, lo sloveno imita il Campionissimo. (La Gazzetta dello Sport)

Tadej, il tuo rapporto con l’Italia è ormai proverbiale. (Bicisport)