Indagine antitrust, Nvidia perde miliardi in Borsa: meno 9 per cento in un giorno
Di Tina Teng Le azioni di Nvidia hanno subito il più grande calo giornaliero di sempre nel contesto del sell-off dei titoli dell'intelligenza artificiale (AI). L'azienda sta anche affrontando un'indagine antitrust PUBBLICITÀ Le azioni dell'azienda statunitense, Nvidia, nota soprattutto per la produzione di processori per l’intelligenza artificiale, hanno registrato il peggior calo in un solo giorno, scendendo di oltre il 9% martedì, mentre gli investitori hanno continuato a ritirarsi dai titoli AI. (Euronews Italiano)
La notizia riportata su altri media
Si tratta di un valore pari all’intera capitalizzazione di Chevron, l’unico titolo energetico nel Dow Jones. Il colosso americano dei seminconduttori è finito ieri nel mirino delle vendite, perdendo quasi il 10% del suo valore. (Wall Street Italia)
L'ultimo passo falso è stato il tonfo fragoroso di quasi il 10% di martedì che corrisponde con il calo giornaliero più profondo di sempre in termini di valore di mercato per una singola società statunitense. (il Giornale)
L’antitrust Usa accende un faro su Nvidia e su altre big dei chip allo scopo di capire se stiano abusando della propria posizione di forza per rendere più difficile il passaggio ad altri fornitori. La risposta della società: “Nvidia vince per merito” (FIRSTonline)
Il Dipartimento di Giustizia, che aveva già precedentemente sottoposto a Nvidia dei questionari, ha ora inoltrato la richiesta legalmente vincolante (subpoena) di fornire una serie di informazioni, riferisce Bloomberg. (Il Sole 24 ORE)
Questo tracollo segna una brusca inversione di tendenza per NVIDIA, che all'inizio dell'anno era diventata la più grande azienda al mondo per capitalizzazione di mercato. (Tom's Hardware Italia)
3' di lettura Crescita esponenziale dei ricavi ma non tanto da sorprendere il mercato; incertezza sugli investimenti futuri dei grandi gruppi mondiali in intelligenza artificiale; titolo che tratta a multipli eccessivi; e infine indiscrezioni rilanciate da Bloomberg secondo le quali ci sarebbe un mandato di comparizione per la società da parte del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti in relazione all’indagine sulla sua posizione dominante nel mercato dei chip con intelligenza artificiale integrata. (Il Sole 24 ORE)