Manovra, basta privilegi: un tetto agli stipendi dei manager. Confindustria loda il taglio del cuneo
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Sacrifici non per tutti, ma solo per la categorie privilegiate. Detto fatto: dopo le banche, arriva il turno dei manager, a cui la manovra imporrà un tetto a stipendi che in genere sono molto generosi. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha le idee chiare: in molti, non solo i manager delle imprese private che rischiano penalizzazioni sulle stock options, dovranno rinunciare a incassare quanto non in linea con i guadagni delle massime cariche dello Stato. (Secolo d'Italia)
La notizia riportata su altre testate
Un caso singolare è quello dell’Automobile Club d’Italia: il presidente Angelo Sticchi Damiani, fresco di riconferma, è finito a processo con l’accusa di falso per i compensi record. (la Repubblica)
Il testo ieri sera non era ancora alla Camera, dove è atteso oggi al termine del lavorio che ha investito fino all’ultimo molti passaggi, dai limiti alle detrazioni ai tetti per gli emolumenti degli organi di vertice degli... (NT+ Enti Locali & Edilizia)
Eppure neanche un mese fa, il ministro della Pa Zangrillo ipotizzava di alzare o addirittura eliminare il limite alla retribuzione introdotto nel 2011. (Fanpage.it)
Gli istituti di credito non sono tuttavia gli unici chiamati a rivedere i propri piani d’incasso e spesa, ma condividono il destino anche con i manager della pubblica amministrazione per i quali il tetto massimo dello stipendio potrebbe essere bruscamente tagliato. (QuiFinanza)
Mentre Forza Italia punta sul taglio dell’aliquota per i ceti medi. La Lega ci spera, immaginando un’ulteriore estensione della flat tax. (Il Sole 24 ORE)
Nelle ultime ore, il ministro dell’Economia va ripetendo che bisogna accelerare. A tutti. Ai tecnici del Dipartimento delle Finanze, chiamati a ricomporre lo schema … (la Repubblica)