Silenzi e piccole fortezze, il Nobel Han Kang e la sua traduttrice aquilana Lia Iovenitti

L’ALA – “Dire che è un grandissimo onore sarà forse banale, ma è davvero così che mi sento”. Lia Iovenitti, aquilana, è la traduttrice del Premio Nobel per la letteratura 2024, Han Kang. Laureata in Lingue e culture orientali, e a Seoul da una vita, Lia ci racconta come si sente a contribuire a far conoscere in Italia una scrittrice così influente. Per noi è anche l’occasione per riflettere sulle connessioni tra mondi, apparentemente così distanti, che lei aiuta ad avvicinare: “Sapere che i trent’anni vissuti in Corea e tutte le mie esperienze personali, professionali, sociali, sono confluite in modo utile in una cosa tanto importante, è stato come “chiudere il cerchio”. (L'Aquila Blog)

Se ne è parlato anche su altri giornali

C’è anche un modello di successo che ha consentito a Seoul di dettare legge in alcuni dei più importanti settori economici del pianeta, dall’automotive alla telefonia. All’interno di questo triangolo c’è però molto altro. (MOW)

Prima donna asiatica e prima scrittrice sudcoreana a ricevere il premio, diciottesima donna in assoluto: ad Han (cognome) Kang (nome proprio), classe 1970, compirà 54 anni il 27 novembre, è andato ieri il Nobel per la Letteratura. (il Giornale)

Il dialogo con il proprio corpo, con il quale si intrattiene una relazione solo apparentemente intima, che all’improvviso rivela una perfetta estraneità. Le ferite della psiche, ricucibili attraverso il tentativo di esprimere l’Io con i mezzi della scrittura. (il manifesto)

Han Kang o quel che resta del trauma

La regista Daria Deflorian insieme con Francesca Marciano ha adattato il romanzo «La vegetariana» per la scena. (Corriere della Sera)

Code nelle librerie, stock fatti fuori in poche ore, siti on-line in crisi per le tro… In sé, parrebbe un comportamento ovvio, ma a guardare bene la notizia sembra qualcosa di (segretamente) eccezionale. (La Stampa)

Sebbene oggi lo si nomini in continuazione, resta opaco. Per sua natura il trauma si nasconde. (Il Sole 24 ORE)