Autonomia differenziata, a Palermo raccolte circa 40 mila firme. La campagna prosegue nei centri balneari e nei paesi

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Palermo 9 agosto 2024 – Continua in questi giorni a Palermo, nei luoghi di mare e nei paesi dell’entroterra, la raccolta di firme per il referendum per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata. Il comitato referendario palermitano impegnato nella campagna e nell’organizzazione dei banchetti registra un dato significativo: alle 21 sigle iniziali aderenti di partiti e associazioni se ne sono aggiunte altre 23. (BlogSicilia.it)

La notizia riportata su altre testate

Il 31 luglio scorso, a pochi giorni dalla partenza della campagna, era già stato annunciato il raggiungimento della soglia di 500mila nomi (tra carta e web). Mentre si attendono ancora le cifre dai banchetti, il comitato ha diffuso i numeri delle sottoscrizioni online: “Alle 15 del 9 agosto”, scrive su Facebook il Coordinamento per la democrazia costituzionale, “le firme sono 477.717, pari al 95,5% dell’obiettivo”. (Il Fatto Quotidiano)

È un segnale, di sicuro dal Sud. Stefano Bonaccini, eurodeputato, presidente Pd ed ex governatore dell’Emilia Romagna: la raccolta firme per il referendum anti-Autonomia differenziata procede a buon ritmo. (quotidianodipuglia.it)

Giornata di mobilitazione, anche a Montecorvino Rovella, oggi, nel cuore dei Picentini, per la campagna di raccolta delle firme per il Referendum contro l’autonomia differenziata. Tra i primi a sottoscrivere la richiesta di referendum, portata avanti dal Partito Democratico e da altre forze politiche del centro sinistra, il Sindaco di Montecorvino Rovella Martino D’Onofrio. (Agenda Politica)

Parlamentare per molte legislature, ex presidente della commissione Bilancio, Tonini (romano di nascita, trentino di adozione) è uno dei dodici «saggi» che hanno scritto il manifesto fondativo del Pd, nel 2007. (il Giornale)

Come noto a tutti la raccolta firme contro la legge che introduce l’autonomia differenziata tra le regioni sta incontrando l’interesse di molti cittadini italiani. (FLC CGIL)

“Firmare per cancellare una legge fondamentalmente sbagliata è molto importante – scrivono -. È altresì fondamentale informarsi presso i nostri banchetti su cosa comporterebbe per la nostra Nazione l’applicazione di questa legge. (Estense.com)