Il pasticcio degli autovelox. Che succede dopo il dietrofront del ministero?

Il ministero dei Trasporti fa retromarcia sugli autovelox. Niente più decreto-sanatoria sugli impianti installati dopo il 2017, dopo la segnalazione di Globoconsumatori riportata da La Stampa a poche ore dall’annuncio dell’invio all’Unione europea della norma che completa la riforma del Codice della strada approvato a fine 2024. Ma pochi giorni prima di quell’annuncio, Polizia stradale e Autostra… (La Stampa)

La notizia riportata su altri media

E Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona e membro di Anci Viabilità, a margine di un convegno organizzato dall’associazione Lorenzo Guarnieri Onlus e da Asap su sicurezza stradale e nuovo codice, lo dice chiaramente. (LA NAZIONE)

Siccome sulla loro regolamentazione rimangono dubbi, Matteo Salvini ha deciso di inviare una lettera al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e al presidente dell’Anci, Gaetano Manfredi, per capire quanti dispositivi di controllo della velocità ci sono realmente in Italia, dove si trovano e se sono conformi alle regole. (Virgilio)

Su autovelox e multe il caos è dietro l’angolo. A rispondere dopo la sospensione dello schema di decreto che regolamento l’utilizzo dei dispositivi per il rilevamento della velocità è stato il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, al question time alla Camera. (LA NOTIZIA)

Autovelox, sanatoria congelata. Cosa può succedere ora

Serve un'operazione trasparenza sugli autovelox, così si è espresso il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini al question time alla Camera, rispondendo ad una domanda sulla sospensione del decreto autovelox di cui abbiamo scritto nei giorni scorsi. (HDmotori)

A spiegare la situazione del decreto autovolox, svelata dal Corriere della Sera lo scorso venerdì, è direttamente il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini: «È scattata una "operazione trasparenza" a tutela dei cittadini. (Corriere della Sera)

Doveva essere destinato a mettere ordine nella giungla di multe e ricorsi, mostrando ai Comuni la strada da seguire. Sul testo, in fase di tramissione a Bruxelles, “sono necessari ulteriori approfondimenti”, ha spiegato il dicastero. (Il Sole 24 ORE)