Di Napoli: “Inter squadra da battere. Napoli primo meritatamente, Lukaku uomo squadra”

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Arturo Di Napoli, allenatore ed ex calciatore di Napoli e Inter. Queste le sue parole: Secondo Di Napoli qual è la squadra da battere nella corsa allo Scudetto? “L’Inter è ancora la squadra da battere. A livello difensivo concede di più dell’anno scorso. Tuttavia, era anche difficile ripetersi. L’anno scorso hanno fatto un campionato straordinario, non hanno sbagliato niente. (Terzo Tempo Napoli)

Su altre fonti

In merito al momento del Milan dopo la sconfitta di Firenze, Franco Ordine ha dichiarato a Pressing: "Caos rigorista? La società non centra nulla su questa cosa, la società chiamiamola in causa per altre cose come la cessione di Kalulu alla Juventus. (Milan News)

“Con un portiere, un regista e un islandese…” “Con un portiere così puoi ritrovare le tue sicurezze - scrive Ferrara - con un regista così, capace anche di costruirsi un gol da favola, inizi a scoprire le geometrie e il gioco, con un islandese che si illumina e ti fa svoltare puoi alzare le braccia al cielo, con un centravanti che sbaglia un rigore e si carica per un secondo tempo di lotta, di assist e di traversa, dormi più tranquillo”. (fiorentinanews.com)

Per tutto quello che ha parato ieri, non solo i rigori. Nel consueto "Caffè nero bollente", in onda tutte le mattine su Radio FirenzeViola, Luca Calamai si è espresso così su De Gea, protagonista della vittoria viola contro il Milan grazie a ben due rigori parati: "Grazie De Gea. (Firenze Viola)

Proteste furiose, rigori rubati, cambi mal digeriti: è un Milan oltre l'orlo della crisi di nervi

Redazione Calciomercato ANARCHIA INACCETTABILE - Il messaggio che lascia la serata del "Franchi" è quello di un gruppo che non ascolta il proprio allenatore. (Calciomercato.com)

Certo, nessuno si dimentica Adli. Non ce ne voglia Terracciano, per carità, ma capite adesso cosa intendevamo quando dicevamo che se l'intenzione era alzare il livello non si poteva non intervenire sul portiere? Perché avere un campione in porta vale esattamente come avere un grande centravanti e le parate, esattamente come i gol, portano punti. (Viola News)

E genera un certo stupore affermare il concetto perché questo non è - quanto meno, pareva non fosse più - il Milan di inizio stagione. Una squadra sull'orlo di una crisi di nervi, oppure quell'orlo è già stato superato e la crisi di nervi è certificata? A giudicare dalla partita di Firenze, la risposta corretta parrebbe la seconda. (La Gazzetta dello Sport)