Nuovo formato di pasta in Italia: merito di una bambina di 9 anni

Un nuovo formato di pasta è stato ideato grazie alla creatività di una bambina di soli nove anni. Margherita, originaria di Genova, ha dimostrato che l’immaginazione può trasformarsi in realtà quando si ha il coraggio di esprimere le proprie idee. La storia ha coinvolto direttamente un grande nome dell’industria alimentare italiana, Barilla, che ha accolto con entusiasmo la proposta innovativa della giovane, tanto da svilupparla e farla diventare un vero e proprio prodotto. (inItalia)

Ne parlano anche altre fonti

Margherita, una bambina genovese di 9 anni, ha scritto una dolcissima lettera all'amministratore delegato di Barilla che, dopo qualche mese, le ha risposto e le ha inviato il prototipo della sua idea: una pasta senza buchi, in grado di trattenere tutto il sugo all'interno. (Cookist)

Margherita, alunna di 9 anni, scrive alla Barilla proponendo un nuovo formato di pasta a forma di tappo. L’azienda dice sì e realizza prototipo Di Con l’aiuto della madre, ha deciso di scrivere direttamente a Gianluca Di Tondo, amministratore delegato di Barilla, presentando la sua idea. (Orizzonte Scuola)

Nella lettera spiegava la sua idea di una pasta chiusa da un lato solo per trattenere il sugo, come il tappo di un pennarello. Dopo qualche mese alla piccola è stato consegnato un pacco contenente la "sua" pasta (Sky Tg24 )

Margherita a 9 anni scrive alla Barilla: «Vorrei una pasta a forma di tappo per trattenere il sugo». E l'azienda la produce

Un giorno di maggio, la piccola si è immaginata una nuova forma di pasta che potesse "intrappolare" il sugo e, con l'aiuto della mamma, ha trovato l'indirizzo di Gianluca Di Tondo, il CEO dell'azienda. (leggo.it)

Alcuni formati di pasta, come rigatoni, paccheri e orecchiette, sono noti per la loro capacità di trattenere bene il sugo, ma una nuova invenzione potrebbe rivoluzionare il modo in cui gustiamo i nostri piatti preferiti. (vistanet)

Da Genova, la sua città, con l'aiuto della madre, ha deciso di scrivere una lettera direttamente a Gianluca Di Tondo, amministratore delegato di Barilla, proponendo la sua idea ed esponendo la sua creatività. (Corriere della Sera)