Duemila i precari nelle scuole veneziane: protesta in campo San Geremia

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La Nuova Venezia INTERNO

Contratto adeguato al costo della vita e lavoro stabile. Queste le richieste del comparto istruzione e ricerca, che questo giovedì 31 ottobre ha incrociato le braccia in tutt’Italia su iniziativa della Flc Cgil. Sono circa 2mila i precari nel mondo della scuola in provincia di Venezia, tra insegnanti e personale tecnico amministrativo, una cinquantina quelli che stamattina sono scesi in presidio in campo San Geremia, a Venezia, per protestare contro la legge di bilancio, che non prevede risorse aggiuntive per l’istruzione e procede invece con i tagli. (La Nuova Venezia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Chiedono migliori condizioni di lavoro, la stabilizzazione dei precari (circa 6mila solo nelle Marche) e lo stop all’autonomia differenziata per salvaguardare la dimensione nazionale del contratto contro ogni ipotesi di regionalizzazione del sistema di istruzione e della ricerca. (il Resto del Carlino)

E’ scattato alle 10 di questa mattina il presidio davanti alla Prefettura di Piacenza organizzato dal sindacato Flc Cgil, per manifestare contro il mancato accoglimento, da parte del ministero, alle richieste del settore. (Libertà)

Docenti e personale ATA hanno manifestato davanti al Ministero dell’Istruzione il 31 ottobre, in concomitanza con la festa di Halloween, per protestare contro la Legge di Bilancio 2025. Le principali rivendicazioni riguardano l’aumento dei salari, la stabilizzazione del personale precario e maggiori investimenti nella scuola pubblica. (Orizzonte Scuola)

Sciopero nazionale della Flc Cgil, oggi giovedì 31 ottobre. Alessandro Rapezzi, della segreteria nazionale Flc Cgil, in un’intervista all’Adnkronos, critica la Legge di Bilancio 2025, denunciando l’insufficienza delle risorse destinate all’istruzione e alla ricerca. (Orizzonte Scuola)

"Chiediamo la stabilizzazione del precariato storico. Siamo stanche di essere rimandate a un altro tempo che non arriva mai. Noi siamo stanche che Gualtieri chieda i soldi e il governo non glieli dà, noi siamo in mezzo tra l'incudine e il martello"Antonia Esposito, Segretaria nazionale comparto scuola FISI: "Siamo qui per continuare la lotta insieme ai docenti precari. (Tiscali Notizie)

Il 31 ottobre 2024, il mondo della scuola si è fermato per uno sciopero nazionale indetto da Flc Cgil e altri sindacati di base. La protesta, che ha coinvolto docenti, personale ATA, ricercatori e studenti, denuncia la mancanza di investimenti nel settore, il precariato dilagante e le politiche del governo Meloni, considerate lesive del diritto allo studio e al lavoro. (Orizzonte Scuola)