Kiev in crisi, dalla campagna d'inverno al mancato arrivo delle armi: via al maxi-rimpasto di governo. Zelensky: «Energia nuova»
L’ultimo a vedersi accettare le dimissioni dal Parlamento ucraino, come prevede la Costituzione, sarà oggi anche il più importante dei ministri dimissionari (o dimissionati) nel governo di Volodymyr Zelensky, cioè il titolare degli Esteri Dmytro Kuleba. Un’esibizione di potere, più che una dimostrazione di debolezza, quella del leader ucraino che esattamente come un anno fa alla vigilia del viaggio all’Onu per l’Assemblea generale al Palazzo di Vetro, ha deciso di rimescolare tutte le carte, rimpastare l’esecutivo e presentarsi con quelle che adesso definisce, fornendo una spiegazione quasi emotiva, «forze fresche, energie nuove, in vista di un inverno che sarà davvero molto pesante. (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altri giornali
«L’inverno si avvicina». Nell’ultima intervista da ministro degli Esteri, concessa alla Cnn poche ore prima delle dimissioni, Dmytro Kuleba ha sottolineato l’unica certezza che hanno davanti gli ucraini: un nuovo inverno di guerra, il terzo, addirittura più duro degli altri due. (la Repubblica)
La prima parola significa «ricomposizione, reset» è la stessa che si usa quando si riavvia il telefono o il computer, oppure quando si vuole far ripartire qualcosa da zero. La seconda si riferisce al «potere» e dalla combinazione delle due si capisce chiaramente che l’apparato comunicativo di Volodymyr Zelensky ha scelto come concetto chiave non il «rimpasto di governo» ma il «nuovo inizio». (il manifesto)
C’è chi lo ricorda sul mega-schermo di “Che tempo che fa”, ospite di Fabio Fazio dai bunker di Kiev in maglietta come Zelensky. Erano i primi mesi del conflitto, c’era la tragedia di Mariupol col suo teatro e ospedale martellati dalle bombe, la cittadina in cui si asserragliò nelle acciaierie il reggimento Azov, cercando di frenare l’avanzata dei russi alla conquista di tutta la costa del Mar Nero. (ilmessaggero.it)
Mentre Zelensky promette un cambiamento di oltre il 50% nel suo governo dopo l'attacco a Leopoli, è possibile che i ministri dimissionari assumano nuovi ruoli nella maggioranza scelta dal leader ucraino. (Fanpage.it)
I motivi forniti sul grande “reset” in corso nella Capitale di … Il grande rimpiazzo lo aveva preannunciato il capo della maggioranza Davyd Arakhamia: nei prossimi giorni, aveva scritto sui social, “il 50% dello staff del gabinetto dei ministri verrà cambiato”. (Il Fatto Quotidiano)
Le sue dimissioni sono state approvate dal Parlamento e il sostituto già nominato. Il maxi rimpasto voluto dal presidente Zelensky per «dare energia nuova» al governo in questa fase cruciale della guerra procede spedita con pochi mugugni. (Corriere della Sera)