Leo Gassmann compie 26 anni, le fan organizzano una festa a sorpresa a Roma: lui ricambia con sorrisi, selfie e canzoni

Leo Gassmann compie 26 anni, le fan organizzano una festa a sorpresa a Roma: lui ricambia con sorrisi, selfie e canzoni
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«Ci vediamo domani a via Teulada». Così, in una storia pubblicata ieri su Instagram, Leo Gassmann ha annunciato la partecipazione (oggi) al programma «La volta buona», condotto da Caterina Balivo in diretta da Roma. Ed è bastato questo per scatenare le sue ammiratrici. D'altronde il 22 novembre, per il cantante e attore (figlio e nipote d'arte) non è una data qualsiasi: è infatti il suo compleanno. (Corriere TV)

Ne parlano anche altri giornali

Leo Gassmann al cinema con Una terapia di gruppo, la commedia di Paolo Costella che ci fa sorridere delle nostre insicurezze: l'intervista a Vogue Italia (Vogue Italia)

Con questa vita che va così veloce capita di sentire l’ansia di perdersi qualcosa, specie se sui social vediamo persone che postano solo cose belle». Leo Gassmann, 25 anni, figlio e nipote d’arte, una carriera musicale nata a X Factor e consolidata dalla vittoria nelle Nuove Proposte al Festival di Sanremo 2020 con il brano Vai bene così e da tre album, ha debuttato come attore a inizio anno nel film tv Califano, interpretando proprio il cantautore. (Donna Moderna)

Rocco Papaleo, la malattia ereditata dal padre, l'ex moglie scenografa e il figlio: chi è l'attore ospite da Caterina Balivo Oggi tra gli ospiti nello studio di Caterina Balivo anche Leo Gasmann che, insieme a Ludovica Francesconi, parlerà del suo nuovo lavoro cinematografico "Una terapia di gruppo". (ilmessaggero.it)

Leo Gassmann: «Il cognome? Rispetto a papà sento meno pressioni, i pregiudizi li sento solo quando canto»

Debora Manzoli Scrittrice ed editor Linkedin Sito Scrittrice, copywriter, editor e pubblicista mantovana, laureata in Lettere, Cinema e Tv. (Libero Magazine)

Come il personaggio che interpreta nel film Una terapia di gruppo. Un po' Leo Gassmann si sente come lui. (AMICA - La rivista moda donna)

Controlla freneticamente lo smartphone, vive appeso alle notifiche e va nel panico quando non può consultarle: ecco a voi un giovane affetto da “fomo” (“fear of missing out”, paura di rimanere tagliato fuori), la malattia del nostro tempo dominato dalla comunicazione digitale. (ilmessaggero.it)