No, quest’immagine di Biancaneve con un avvoltoio nero non proviene dal film Disney del 2025
Il 23 marzo 2025 sono state pubblicate su X due immagini: una scena di “Biancaneve e i sette nani”, il lungometraggio animato della Disney del 1937, in cui si vede la protagonista con in mano un passerotto bianco e azzurro in un bosco; nell’altra appare invece una presunta attrice vestita da Biancaneve che tiene sull’avambraccio quello se sembra un grosso avvoltoio. «Neanche il passerotto hanno risparmiato», commenta chi pubblica: «Aveva un po’ di bianco, quindi perché non sostituirlo con un bel corvo nero?». (Facta)
Ne parlano anche altri giornali
È uscito solo da pochi giorni, ma il remake live-action di Biancaneve ha già acceso un vero e proprio incendio mediatico. Il film ha debuttato in vetta al box office mondiale, raccogliendo 87,3 milioni di dollari nel weekend d’apertura, ma non senza attirare una valanga di critiche e polemiche. (Radio 105)
L’avventura di Thiago Motta alla guida della Juventus si è conclusa prima del previsto. La dirigenza bianconera ha deciso di voltare pagina dopo una serie di risultati altalenanti e alcune divergenze interne che hanno portato alla rottura definitiva. (Napolipiu.com)
Rachel Zegler avrebbe causato indirettamente le minacce di morte ricevute da Gal Gadot, la sua co-star in Biancaneve, con un messaggio condiviso online sui social media. Il sito di Variety ha infatti condiviso alcuni dettagli riguardanti il dietro le quinte dei mesi precedenti all'arrivo nelle sale del nuovo film Disney, rivelando che è stato necessario anche assumere un 'guru dei social media' per cercare di evitare ulteriori polemiche. (Movieplayer)
Di Alessandro Cammarano CLICCA (tviweb)
Alla resa dei conti anche il woke, questa forma di socialismo 5.0 patinato e algoritimico, si è infranto contro lo scoglio che smentì tutti i socialismi tetri e burocratici del ’900. (Liberoquotidiano.it)
Dopo aver ascoltato su you tube tre acidissime critiche all'ultima Biancaneve di Disney, ancora oggi nelle sale, mi sono convinto ad andare a vedere il film e ho avuto un'ennesima conferma di come la critica prevalente sbagli quasi sempre. (Il Giornale d'Italia)