Il caro energia spaventa il Piemonte: «A rischio la tenuta delle imprese»
Il caro energia fa di nuovo paura e mette a rischio i bilanci di imprese e famiglie piemontesi. Lo stop alle forniture di gas russo, come anticipato, è arrivato puntuale il primo gennaio scatenando la speculazione finanziaria sui prezzi con rialzi fino al 30%. Vero è che dai gasdotti ucraini passa solamente il 5% delle importazioni, grazie a una diversificazione delle forniture , partita nel 2022, che ha messo al sicuro l’Europa e l’Italia. (Corriere della Sera)
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Secondo l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, il nuovo anno potrebbe comportare un aumento medio delle spese di 912,20 euro annui per ogni nucleo familiare. Un peso economico insostenibile per molti, che si troveranno a fare i conti con una realtà sempre più incerta. (Valledaostaglocal.it)
‘Mentre le famiglie stringono la cinghia, il governo continua a finanziare una guerra nel cuore dell’Europa, ignorando l’interesse nazionale e le necessità degli italiani come il lavoro, la sanità e la sicurezza economica. (La Pressa)
I previsti rincari delle bollette di luce e gas rischiano di gravare pesantemente anche sulle famiglie e sulle imprese. (il Resto del Carlino)
La dipendenza dal gas russo è finita. Ma quella dal gas altrui, specie per l’Italia importatrice totale, resterà per anni. E produrrà bollette pesanti, non alleviate dalla crescita timida delle fonti rinnovabili, né dal ritorno… (la Repubblica)
Da una parte c’è l’incremento delle tariffe dell’energia elettrica di oltre il 18%, almeno fino a marzo, per i cosiddetti clienti vulnerabili. La Federconsumatori ha calcolato un rincaro medio annuo di oltre 168 euro per famiglia tipo solo sul fronte della luce e del gas. (ilgazzettino.it)
le tariffe dell’acqua, la scuola, le prestazioni sanitarie oltre che quelle di energia e riscaldamento (quasi 170 euro in più all’anno) su cui incide la scadenza degli accordi russo ucraini per il trasporto del gas. (NoiTV - La vostra televisione)