Trump, chi sono i miliardari da 1.200 miliardi che hanno partecipato alla cerimonia di insediamento

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Wall Street Italia ECONOMIA

Alla cerimonia per l’insediamento di Trump alla Casa Bianca, tenutasi ieri 20 gennaio, erano presenti alcuni dei più grandi miliardari mondiali, tra cui quattro dei cinque uomini più ricchi del globo, con un patrimonio di 1200 miliardi di dollari come riporta Forbes. Una vera e propria parata di super ricchi. Tra questi il fondatore di Amazon Jeff Bezos (239,4 miliardi di dollari secondo le stime di Forbes), Mark Zuckerberg di Meta (211,8 miliardi di dollari) ed Elon Musk (433,9 miliardi di dollari), l’amministratore delegato di Tesla, la persona più ricca del mondo e il confidente presidenziale che ha speso oltre un quarto di miliardo di dollari per aiutare Trump a vincere le elezioni di novembre erano tra i presenti più ricchi. (Wall Street Italia)

Ne parlano anche altri media

– Insieme fanno circa 1.000 miliardi di dollari. E se si contano gli assenti, possiamo davvero dire che i poteri forti della nuova America a trazione Trump, con cui dovrà fare i conti lo stesso presidente e tutto l’ordine mondiale, sono i proprietari delle big tech. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La cerimonia di insediamento del presidente americano Donald Trump ha costituito il rito della natura servile e radicalmente antidemocratica del capitalismo, di cui le “nuove” destre sono efficaci interpreti. (Altreconomia)

La presa di distanza dal pensiero «woke» deriva dall'elezione di Trump o invece la gente stufa dell'intellighenzia woke ha rimandato The Donald alla Casa Bianca? (il Giornale)

Gli interessi degli Stati Uniti e quelli dell’Europa, con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Hamas e la tregua a Gaza. (Corriere della Sera)

Non c’è soltanto Musk fra i neo filo-Trump, ma un vasto mondo di capitalisti tecnologici e investitori la cui figura di riferimento è senza dubbio Peter Thiel. L'approfondimento di Lorenzo Castellani, docente alla Luiss, per la Fondazione Feltrinelli Un pezzo consistente di establishment americano ha scelto di unirsi a Trump questa volta. (Start Magazine)

C’è un paradosso dietro la vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti: un campione della plutocrazia, il dominus del denaro, viene eletto proprio dalle vittime di quel dominio del denaro, perché forse si rende conto che a renderlo possibile sono state soprattutto le ultime amministrazioni di segno democratico che si sono avvicendate alla Casa Bianca alternandosi alle presidenze repubblicane. (Economy Magazine)