L’Italia di Sinner, Berrettini, Fognini e Paolini dà lezioni

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Il campo 2 occupa, a fianco del più piccolo 12, l’angolo acuto a sud ovest dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club, alla confluenza di Church Road e Somerset Road. Da lì, la sera, gli sfiniti reduci dai Championships risalgono la collina di ville e giardini che si anima di negozi, pub e ristorantini via via che si avvicinano a Wimbledon Village. Dalle file alte delle tribune si vede il campanile della chiesa di Saint Mary spuntare dalle fronde degli alberi, oltre il recinto. (la Repubblica)

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A Wimbledon "l'italian clash" tra Jannik Sinner e Matteo Berrettini ha fatto sognare il mondo. Finora nessun tennista italiano ha mai vinto nel singolo a Wimbledon: Sara Errani e Roberta Vinci si sono aggiudicate il doppio nel 2014 e Berrettini è arrivato in finale contro Novak Djokovic tra anni fa. (Elle)

Ci arriva e il colpo passa oltre il campo, tra il paletto e la sedia dell'arbitro. Nonostante ciò, Sinner ci arriva e incrocia profondo dall'altra parte. (Eurosport IT)

Matteo Berrettini cerca le parole giuste per raccontare l’incredibile derby contro Jannik Sinner, quello che ha perso in 4 set al secondo turno ma che gli ha permesso di giocare per lunghi tratti alla pari del numero 1 del mondo. (La Gazzetta dello Sport)

La serata che ci voleva

Matteo Berrettini esce sconfitto, ma a testa alta, dal derby italiano contro Jannik Sinner. Il tennista romano ha perso in quattro set (7-6-7-6, 2-6, 7-6 il punteggio a favore dell'avversario), ma per lunghe fasi del match ha giocato a livello altissimo, mettendo spesso in difficoltà Sinner, numero 1 al mondo. (Corriere TV)

Foto X Il derby tra Jannik Sinner e Matteo Berrettini non ha deluso le aspettative dei tanti appassionati italiani che hanno seguito questo match in tv e in loco. Jannik vince con il punteggio di 7-6(3) 7-6(4) 2-6 7-6(4) in quasi quattro ore in un match giocato punto a punto, con Berrettini che ha giocato come non faceva da tantissimo tempo e il numero 1 del mondo che ha gestito da campione ogni momento. (TennisItaliano.it)

Era stato sin troppo facile, dopo l’imbarazzante debacle della Nazionale azzurra agli europei di calcio contro la Svizzera, richiamare lo standing psicologico di un campione come Jannik Sinner. (La Ragione)