A Tavares 100 milioni di euro di buonuscita? Meglio una bella azione di responsabilità
Carlos Tavares, classe 1958. Anni sessantasei. Fresco fresco di uscita dal mondo del lavoro, e non per aver raggiunto i requisiti per percepire la pensione di vecchiaia. Nessuno scivolo, nessun prepensionamento. Le dimissioni, fortemente caldeggiate dall’azienda (la multinazionale Stellantis con sede nei Paesi Bassi, al secolo produttrice di autoveicoli ora non si sa), sono arrivate ieri, in tarda serata. (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altri giornali
"Litighiamo tutti i giorni, litighiamo la mattina e beviamo un bicchiere di vino insieme la sera". (Sky Tg24 )
Più che di dimissioni, si è trattato di un “dimissionamento”. Il comunicato ufficiale con cui Stellantis domenica sera ha “accettato” l’addio di Carlos Tavares non ha potuto – e nemmeno voluto – nascondere la realtà. (Avvenire)
Ma non è il tesoretto più ricco L’addio di Carlos Tavares a Stellantis (arrivato, secondo Bloomberg, dopo il crollo delle vendite del gruppo negli Stati Uniti) si è guadagnato le prime pagine dei giornali, anche perché inatteso. (WIRED Italia)
Perché qualunque impresa al mondo dovrebbe rendere conto del denaro pubblico che ha incassato e che ha evidentemente sperperato. “È disgustoso, quello che sta accadendo è semplicemente disgustoso. (LAPRESSE)
Roma, 2 dic. – Carlos Tavares, dimessosi domenica da amministratore delegato di Stellantis, ha pagato con il posto la sua eccessiva aggressività sul taglio dei costi che ha reso sempre più complicate le relazioni con i fornitori, e i concessionari del colosso automobilistico, ma anche con i politici. (Agenzia askanews)
Il toto nomi è già scattato e vede il capo di Renaul… (L'HuffPost)