La crisi dell'auto mette a rischio 50 mila posti di lavoro in Italia

L'industria automobilistica italiana è in gravissima crisi, con 25.000 posti di lavoro a rischio che potrebbero raddoppiare nel breve periodo, secondo un'analisi condotta da Alix Partners e rilanciata da Il Corriere della Sera. Il 2024 si chiuderà con meno di 500.000 veicoli prodotti, il peggior risultato dal 1956. Ma quali sono le ragioni di questa totale de-industrializzazione? La situazione è il risultato di diversi fattori: lo stop ai motori a combustione dal 2035 deciso dall'UE, la concorrenza cinese e il declino della produzione italiana in atto ormai da più di 30 anni. (Tom's Hardware Italia)

Ne parlano anche altri giornali

«Sono 25mila i posti di lavoro a rischio, che potrebbero diventare 50mila». Il tanto agognato obiettivo del milione di veicoli in un anno non si sfiorerà nemmeno, con la produzione che si attesterà sulle 500mila unità. (Orticalab)

E ANFIA lancia un appello al Governo, affinché riveda il taglio del 80% al Fondo Automotive. L’industria automobilistica italiana è in grave difficoltà. (Virgilio)

L’industria automotive italiana ha subito un forte rallentamento nel 2024, con una diminuzione produttiva e un forte calo del fatturato, secondo gli ultimi dati ISTAT elaborati dall’ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica). (SicurAUTO.it)

Automotive sempre più in crisi, l’industria italiana arranca

Secondo quanto comunicato, la produzione domestica delle sole autovetture a settembre 2024 ammontava a circa 25 mila unità, in calo del 50,5% rispetto a settembre 2023. I numeri, del resto, parlano molto chiaro. (HDmotori)

L’industria automotive europea sta ormai andando a pezzi ma la politica di Bruxelles non accenna a cambiare rotta. Anzi, taluni fanno finta di non ricordare dove tutto questo è iniziato, ovvero... (Panorama)

Tra le cause principali della crisi vi sono la riduzione dei fondi di supporto al settore e le sfide legate alla transizione ecologica. L’industria automobilistica italiana sta affrontando una delle crisi più gravi degli ultimi anni. (InvestireOggi.it)