Milano, la madre della ragazza investita in piazza Bausan: «È fragile, ho paura anche solo ad abbracciarla»

Da 72 ore sta vicino a un letto d’ospedale. Osserva, prova a rincuorare, aspetta. Vorrebbe coccolare e accarezzare sua figlia. Ma dopo aver vissuto il «terrore» di poterla perdere, ora lotta con la paura anche solo di «abbracciarla, perché potrei farle male: la vedo fragile, ora». Mariola esce dal reparto di Rianimazione dell’ospedale Niguarda di Milano dov’è ricoverata da domenica notte la figlia di 23 anni. (Corriere Milano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Ma dovrà essere sottoposta a nuovi interventi chirurgici per le ferite alla testa, tronco e arti. Secondo quanto si è appreso, i medici la stanno progressivamente accompagnando a una ripresa delle varie funzionalità. (IL GIORNO)

Il cammino sarà lungo. – Un macigno con cui fare i conti, ogni giorno. (IL GIORNO)

Ferita nel corpo e nello spirito, ma grata di essere viva e determinata a ritornare al più presto alla normalità: Jessica Lamarra, la 24enne milanese investita domenica sera a Milano e poi trascinata per circa 300 metri nei pressi di piazza Bausan da un’auto guidata da un 21enne poi risultato positivo all’alcol test, ha postato una storia su Instagram dal suo letto di ospedale a Niguarda. (La Repubblica)

La folle notte in Bovisa del pirata ubriaco

La mamma della ragazza investita e trascinata per 300 metri da un'auto in piazza Bausan a Milano affida ai microfoni di Fanpage.it il suo pensiero sull'accaduto: "Nessun giudizio per il ragazzo che ha investito mia figlia, ci penserà la giustizia, ora voglio solo far star bene la mia bambina". (Fanpage.it)

Io sono grato all’angelo che le è stato accanto". A parlare è Luca Lamarra, papà della ventiquattrenne che domenica sera è stata investita da una Ford Fiesta mentre attraversava la strada tra le vie Ricotti e Mercantini insieme a un’amica (la quale ha riportato 7 giorni di prognosi per contusioni) e trascinata per 300 metri prima che la macchina venisse bloccata dalla polizia in piazza Bausan, nel cuore della Bovisa. (IL GIORNO)

Non era bastato l’urto, non era stata sufficiente la sequenza del volo della prima vittima, una ragazza sbalzata dall’impatto verso il marciapiede, all’angolo tra via Ricotti e via Mercantini, mentre attraversava sulle strisce. (La Repubblica)