Ville, resort a Cefalù e orologi: affari e lusso con l’evasione dell’Iva
I beni finiti sotto sequestro PALERMO – Cefalù, perla siciliana del turismo e degli investimenti immobiliari di due dei 47 arrestati nel blitz della Procura europea. Ad alcune società riconducibili a Rodolphe Ballaera, nato in Belgi, ma con origini siciliane, e al milanese Paolo Falavigna sono stati sequestrati immobili in Sicilia per 10 milioni di euro. Tra i beni ci sono dieci ville nel residence Baia degli UIivi a Mazzaforno, di proprietà della Sunsea srl, alcune delle quali sono state messe a disposizione di alcuni ospiti speciali. (Livesicilia.it)
Se ne è parlato anche su altri media
L’operazione, denominata “Moby Dick”, ha rivelato una maxi truffa da 1,3 miliardi di euro basata su un complesso sistema di false fatturazioni. (StatoQuotidiano.it)
A parlare il 10 marzo 2022, mentre era intercettato, è Rodolphe Ballaera, uno della presunte figure di vertice con altri di far parte del gruppo accusato di associazione per delinquere finalizzata ad una maxi evasione dell’Iva intracomunitaria nel commercio di prodotti informatici e al riciclaggio dei proventi. (Giornale di Sicilia)
Sono due le aziende del territorio, una a Saronno e una a Legnano, coinvolte nella maxi-frode fiscale scoperta dalla Guardia di Finanza di Varese (nucleo di Polizia Economica Finanziaria), Palermo e Milano. (LegnanoNews.com)
Allora la mia mafia…la trasformo in imprenditoriale”. “Un giorno mi sono detto, un poco per superstizione: io non posso, sono stato fortunato fino ad ora, non posso più sfidare la mia fortuna. (Il Fatto Quotidiano)
Le indagini sono state coordinate dai sostituti Gery Ferrara, Amelia Luise, Giordano Baggio, Sergio Spadaro e Gaetano Ruta che coinvolge varie città d’Italia, soprattutto Milano, Roma e Napoli, e anche diversi Paesi. (BlogSicilia.it)
I magistrati della Procura europea degli uffici di Milano e Palermo hanno scoperto un'organizzazione criminale che avrebbe messo a segno una maxi-evasione dell'Iva. Il gip della città lombarda ha disposto 47 misure cautelari; in tutta Europa gli indagati sono oltre 200, le società coinvolte 400 e i milioni di euro sequestrati 520. (La Stampa)