Botte al cronista, ecco chi sono gli aggressori

In principio tutti compatti sull’aggressione neofascista subita dal giornalista de La Stampa Andrea Joly, dopo un po’ meno. A creare polemica sono le parole del presidente del Senato Ignazio La Russa che ieri, durante la cerimonia del Ventaglio, pur condannando l’episodio, ha detto: «Ci vuole un modo più attento di fare incursioni legittime da parte dei giornalisti. La persona aggredita, a cui va la mia solidarietà, non si è mai dichiarata giornalista. (il manifesto)

La notizia riportata su altri media

Nessun "rimbalzo" in prima pagina, però: le spiegazioni del presidente del Senato dopo le nuove, furiose polemiche per le sue parole alla Cerimonia del Ventaglio di martedì, vengono quasi ignorate da Andrea Malaguti, direttore de La Stampa che le relega a pagina 29 con pochissime righe di risposta-non risposta, decisamente sprezzanti. (Liberoquotidiano.it)

TORINO – “Non appenderti a un’idea sbagliata, ripudia il fascismo”: questo il messaggio affisso dallo street artist Andrea Villa da alcune ore in corso Regina Margherita 52, a Torino. (Quotidiano Piemontese)

Oltre duecento persone sono scese in piazza oggi a Torino per protestare contro l'aggressione subita dal giornalista della Stampa Andrea Joly, picchiato da un gruppo di esponenti di Casa Pound. Il presidio, davanti alla Prefettura del capoluogo, e' organizzato dall'Ordine dei giornalisti del Piemonte con la Subalpina - sindacato piemontese della categoria. (Tiscali Notizie)

Giornalista aggredito a Torino, Andrea Joly: “Calcio da dietro, poi le botte”, CasaPound: “Non si è identificato, ha creato un battibecco ed è caduto da solo”

C’è solo una reazione da parte dei quattro e… «Onde alte mille piedi non ci abbassano la testa». (La Stampa)

Se non arriverà prima (o al contempo) la decisione della Questura, che potrebbe decidere di abbassare le serrande del locale per motivi di ordine pubblico, il Comune si è già mosso. Per l’Asso di Bastoni potrebbe esserci in vista la sanzione più severa: la chiusura. (Corriere della Sera)

Queste le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, pronunciate ieri 24 luglio in serata, nel corso della cerimonia del Ventaglio organizzata annualmente al Quirinale dall’Associazione stampa parlamentare. (Il Giornale d'Italia)