Qualità della vita, Milano torna in testa alla classifica italiana: ultima Caltanissetta, crescono le Città metropolitane
Milano conquista nuovamente il podio classificandosi al primo posto, seguita da Bolzano e Monza e della Brianza, nella nuova edizione dell’Indagine annuale sulla qualità della vita 2024 realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l'Università Sapienza di Roma, giunta alla 26esima edizione. Servizi, soglia di reddito, infrastrutture, vitalità del tessuto produttivo, questi i principali elementi di qualità che devono contraddistinguere un centro urbano di grandi dimensioni. (Corriere Milano)
La notizia riportata su altre testate
Bologna e Trento completano il gruppo delle migliori città del 2024, collocandosi rispettivamente al quarto e quinto posto, e si distinguono per la loro capacità di coniugare sviluppo economico, sostenibilità ambientale e alti livelli di sicurezza e benessere. (MilanoToday.it)
(Milano che è prima in classifica ha 1000 punti). In particolare Mantova ne ha perso 11 di posizioni piazzandosi al 31° posto in classifica con un punteggio di 714. (Mantovauno.it)
Ferrara è la provincia che ha fatto segnare la migliore performance rispetto all’anno scorso, con un balzo in avanti di 21 posizioni nella classifica generale, dal 48° al 27° posto, togliendosi così di dosso lo scomodo fanalino di coda dell’Emilia Romagna. (La Nuova Ferrara)
Nella classifica sulla qualità della vita 2024 realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l'Università Sapienza di Roma (giunta alla 26ª edizione) l’analisi dei parametri delle varie province vede Firenze tra le prime dieci (ottava, appunto) con un calo di tre posizioni. (LA NAZIONE)
Milano in prima posizione, stando ai vari parametri presi... Oggi è stata pubblicata la 26/ma indagine sulla qualità della vita, realizzata da Italia Oggi ed università La Sapienza. (Virgilio)
Piacenza resta inchiodata al 46esimo posto nella classifica sulla “Qualità della vita 2024” redatta da Italia Oggi. A conferma del fatto che l’Italia è sempre più un paese spaccato in due, con un Nord più ricco e dinamico e un Sud che arranca su tutti i parametri analizzati. (Libertà)