Telemarketing selvaggio e spoofing: come ridurre le chiamate indesiderate
Alzi la mano chi non ha mai avuto a che fare con il telemarketing selvaggio. Quelle telefonate che provengono da numeri di cellulare assortiti (e falsi, pertanto irrintracciabili), a qualsiasi ora del giorno, interrompendo momenti di vita privata e professionale, con operatori o addirittura con messaggi preregistrati, stanno diventando uno dei tormentoni più fastidiosi del nostro quotidiano. Tuttavia, oggi non è solo la frequenza di queste chiamate a destare preoccupazione, ma il fatto che è quasi impossibile difendersi dal telemarketing selvaggio, che prolifera grazie a una pratica che lo rende, di fatto, imbattibile: lo spoofing (Diritto.it - Il portale giuridico online per i professionisti)
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Pubblicità In particolare, l’Autorità ritiene necessario stabilire l’obbligo, per gli operatori nazionali, di bloccare le chiamate illegittime internazionali in entrata mascherate con numero telefonico nazionale, ossia quelle con prefisso italiano di rete fissa e con numeri cellulari italiani. (macitynet.it)
La consultazione, come fatto sapere dall’AGCOM, ha preso il via nel corso della seduta che si è tenuta nella data di ieri, 13 Novembre 2024, con la Delibera n. (MondoMobileWeb.it)
In Italia, il fenomeno delle chiamate indesiderate è in crescita, con numerosi call center che sfruttano il CID spoofing per falsificare l'ID del chiamante. (IlSoftware.it)
L’Italia impone agli operatori telefonici di bloccare i numeri fasulli, usati per telemarketing illecito e truffaldino. Lo chiede l’Agcom (Autorità garante delle comunicazioni) in un provvedimento, che diffida anche Tim per queste pratiche. (Milano Finanza)
L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha avviato una consultazione pubblica per introdurre nuove regole che impediscano il cosiddetto 'Cli Spoofing', cioè la pratica con cui l'utente viene ingannato sull'identità di chi sta chiamando dal momento che quest'ultimo ha manipolato il reale numero telefonico. (Italia Oggi)
TIM avrà quattro mesi di tempo per predisporre e comunicare all'AGCOM azioni "nuove e più efficaci" per monitorare l'attività dei call center partner. L'AGCOM ha specificato che il provvedimento "si è reso necessario dopo le segnalazioni di alcuni cittadini che avevano ricevuto proposte di contratto in violazione dei requisiti di trasparenza previsti dal Codice stesso". (DDay.it)