Asl Bari, mazzette in cambio di appalti, «gonfiati» i costi per i lavori negli ospedali, compresi Di Venere e S. Paolo

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Mazzette in cambio di appalti. Ci risiamo. Ad agire, questa volta, secondo l’accusa, un «gruppo di influenza» composto da funzionari pubblici corrotti e imprenditori collusi che avrebbero influenzato alcuni appalti dell’Asl di Bari. Soldi, gioielli, borse griffate, lavori edili gratuiti. Ecco le utilità utilizzate come passepartout per effettuare lavori all’interno di strutture sanitarie. Un meccanismo ben oleato quello scoperchiato dalla guardia di finanza agli ordini del generale Pasquale Russo, comandante provinciale e del colonnello Arcangelo Trevisani, comandante del Nucleo di polizia economico finanziaria. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Mazzette nascoste in cartelline di plastica che passavano da una mano all’altra negli uffici della Asl Bari; borse contenenti denaro lasciate in auto; banconote nelle tasche di giubbotti: erano tante le modalità utilizzate per le dazioni corruttive riprese dalla Guardia di finanza durante l’indagine che ha portato sei in persone in carcere e quattro agli arresti domiciliari. (La Stampa)

Come accaduto, ad esempio, quando uno degli indagati coinvolti, individuato in internet un articolo di suo interesse, ha fornito a un imprenditore indicazioni sulle modalità di acquisto on-line del bene, stampando la schermata con il codice di riferimento dell’articolo “allora il sito è Chanel – si legge negli atti dell'inchiesta - e questo è il coso... (quotidianodipuglia.it)

“Io ho stimato che di quei lavori forse 5 mila euro stanno… Come li giustifichiamo gli altri 120 mila euro?”. (Il Fatto Quotidiano)

Le intercettazioni sulle tangenti pagate ai funzionari Asl: «Se ti trovano i soldi in casa dì che è l'eredità di tuo padre»

Le tangenti pagate per ottenere gli appalti della Asl Bari sono state filmate dalle telecamere che la Finanza ha nascosto negli uffici dell’Area tecnica. E’ quanto emerge dalle 600 pagine di ordinanza del gip Giuseppe Ronzino che ha disposto 10 arresti tra funzionari e imprenditori su richiesta del procuratore Roberto Rossi e della pm Savina Toscani. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

È quanto emerge dalle 655 pagine del provvedimento cautelare notificato ai dieci arrestati accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere, corruzione, falso, turbata libertà degli incanti e subappalti illeciti. (Corriere della Sera)

Gli appalti venduti agli imprenditori amici avrebbero fruttato decine di migliaia di euro di tangenti che i tre dirigenti arrestati non sapevano nemmeno più come utilizzare. (La Gazzetta del Mezzogiorno)