Ex olimpionica di sci suona a casa del vicino e gli spara quattro colpi
Ex olimpionica di sci suona a casa del vicino e gli spara quattro colpi. Una vicenda sconcertante, l’uomo è stato ricoverato alle “Molinette” in codice rosso. Ex olimpionica di sci suona a casa del vicino e gli spara quattro colpi Vecchie ruggini di vicinato sono sfociate in violenza e nell’uso di un’arma da fuoco. E’ accaduto nella giornata di ieri, venerdì 4 dicembre, a Moncalieri. Protagonista della sconcertante vicenda è stata Vera Schenone, 84 anni, ex campionessa di sci. (Notizia Oggi Borgosesia)
Se ne è parlato anche su altri media
Continue discussioni per questioni di vicinato. Ricoverato in gravi condizioni, il 52enne si trova nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Molinette: è stato operato per una lesione toracico-addominale. (Il Fatto Quotidiano)
La vittima è all'ospedale delle Molinette in codice rosso ma non sarebbe in pericolo di vita. Intorno alle 14.30, al civico 7 di strada Cantamerla, la donna ha sparato al vicino di casa. Lei ha 84 anni, ha sparato tre o quattro colpi ad addome e braccio. (Corriere della Sera)
L’ex sciatrice Vera Schenone, 84 anni, ha sparato all’addome di un vicino di casa, Stefano Milanese, ferendolo gravemente. È successo alle 14.30 nella collina di Moncalieri, in strada Cantamerla 7. Dietro all’episodio ci sarebbe una lite per problemi di vicinato. (La Repubblica)
«Infastidiva la volpe, che ogni giorno veniva qui nel parco. Le davo da mangiare, ma a lui non piaceva e così ho preso la pistola e gli ho sparato». Queste le parole dette ai carabinieri venerdì sera, secondo quanto riportano i quotidiani La Stampa e la Repubblica, è stata Vera Schenone, l’84enne, ex sciatrice olimpica, che a Moncalieri (alle porte di Torino) ha sparato al vicino di casa, il manager Stefano Milanese, 52 anni, ricoverato all’ospedale Molinette di Torino in gravi condizioni, dopo che l’uomo stesso aveva allertato i carabinieri. (Open)
La vittima è stata trasportata in codice rosso all’ospedale Molinette di Torino ed è in prognosi riservata. I carabinieri hanno accompagnato la donna al reparto di psichiatria dell’ospedale, in attesa di accertamenti sanitari, quindi scatteranno gli arresti domiciliari con l’accusa di tentato omicidio aggravato e porto di armi o oggetti atti ad offendere. (Gazzetta del Sud)
Le davo da mangiare, ma a lui non piaceva e così ho preso la pistola e gli ho sparato». «Infastidiva la volpe, che ogni giorno veniva qui nel parco. (Corriere della Sera)