Inchiesta hacker, Marcell Jacobs e il suo staff spiati dopo l'oro alle Olimpiadi di Tokyo
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Con il passare dei giorni emergono nuovi dettagli inquietanti sull'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Milano sul gruppo di cyber-spie. La situazione desta grande paura, visto che in ballo ci sono informazioni delle banche dati strategiche nazionali. Ora sono spuntati anche un dossier e intercettazioni che avevano messo nel mirino Marcell Jacobs e il suo staff. E c'è un particolare che non può sfuggire: stando a quanto riferito dal Corriere della Sera, il tutto sarebbe avvenuto 11 giorni dopo la notte olimpica di Tokyo in cui l'atleta italiano ottenne lo storico oro nei 100 metri. (il Giornale)
Ne parlano anche altre fonti
E' questo il senso delle dichiarazioni rese da Massimiliano Camponovo, uno dei 4 arrestati nell'inchiesta milanese sui presunti dossieraggi. Sarebbero, nella sostanza, altre frasi pronunciate, con dichiarazioni spontanee davanti al gip, da uno dei quattro arrestati nell'inchiesta milanese sul network di cyber-spie. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Sono decine le aziende che hanno assoldato e pagato Equalize, la società di investigazione dell'ex poliziotto Carmine Gallo e del presidente di Fondazione Fiera Milano, Enrico Pazzali, per ottenere dossier riservati. (WIRED Italia)
Nel mirino dei magistrati, infatti, è finito anche Stefano Speroni, il potente capo degli affari legali di Eni: l’accusa è di concorso in accesso abusivo a sistema informatico. Un’inchiesta si allarga e svela trame degne di una spy story firmata da le Carrè. (Domani)
Continuano a emergere nuovi elementi, sempre più inquietanti, dall'inchiesta della Dda di Milano e dalla Dna sui presunti dossieraggi illeciti. (RaiNews)
Ma quanto costavano al cliente queste ricerche? (Fanpage.it)
Milano — Saranno stati pure «un pericolo per gli interessi vitali delle istituzioni», ma alcuni di loro si accontentavano di molto meno. Come la divisa arruolata dalla banda degli spioni che riceveva in regalo dal negoziante di Seregno un paio di Hogan in cambio di un passaporto facile. (La Repubblica)