Aerofagia, come combatterla a tavola: i cibi permessi e quelli da evitare
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Anche tè verde e tisane a base di menta o zenzero sembrerebbero efficaci per il trattamento del disturbo”.
“Sono consigliati i cereali come riso, miglio, grano saraceno, tra la frutta e verdura banane, arance, mirtilli, radicchio rosso, finocchio.
Che tipo di dieta deve seguire chi soffre di questo disturbo?
Quali sono gli alimenti da evitare se si soffre di aerofagia?
“La dieta di chi soffre di aerofagia deve prestare particolare attenzione ai carboidrati responsabili della formazione di gas, come lattosio, fruttosio, raffinosio, sorbitolo, amido e fibre”. (Today)
Se ne è parlato anche su altri media
Le proteine sono fondamentali per il cane: ecco come scegliere gli alimenti giusti ad alto contenuto proteico e con pochi carboidrati perfetti per Fido. Ad esempio, se il cibo per cani è umido, una percentuale del 9% di proteine è da considerarsi elevata. (www.amoreaquattrozampe.it)
e ridurre lo spreco alimentare, fenomeno che avviene soprattutto nell’ambiente domestico, significa anche contribuire a salvaguardare la nostra Terra. Ricordiamo sempre che il nostro organismo è una macchina perfetta ed è fatta per mangiare e per mangiare in maniera sana, equilibrata e completa. (StatoQuotidiano.it)
Una ricerca delle Università di Oxford e del Minnesota, pubblicata sulla rivista scientifica Pnas, ha dimostrato che mangiare più sano significa anche mangiare in modo più sostenibile. (Io Donna)
Tanto altro ci sarebbe di letteratura su questi temi che si sono trasformati in vere e proprie battaglie di religione. Le differenze di colore e sapore dipendono dalla presenza di piccola quantità di residui vegetali che non vantano particolari significati nutrizionali”. (UlisseOnline)
Tre le 13 nuove Linee Guida di questa edizione ci sono 3 rilevanti novità, segno dei tempi che cambiano: “Più frutta e verdura”, in considerazione della loro importanza nel quadro di un’alimentazione bilanciata e nella promozione della salute; “Sostenibilità delle diete”, relativa all’impatto ambientale e all’accessibilità socioeconomica di una dieta sana; e, infine, “Attenzione alle diete e all’uso degli integratori senza basi scientifiche”, dedicata a guidare il consumatore nella giungla delle diete alla moda, mettendo in evidenza le ragioni della loro nascita, l’efficacia per il dimagrimento e, soprattutto, le controindicazioni. (Giornale.it)