Nicholas Green, il gesto d’amore che 30 anni fa cambiò l’Italia
Monza – Reginald Green è elegantissimo nel suo abito blu scuro e cravatta lilla ma non trotterella più come una volta, cammina adagio e circospetto, aiutandosi con un bastone. Del resto, si è rotto il femore qualche mese fa, ha 95 anni e mezzo e anche il suo fisico reclama più calma. Fortuna vuole che al suo fianco c’è sempre sua moglie Maggie, che di anni ne ha 62 ma quando arriva il momento di incontrare la stampa e i medici del Niguarda di Milano, dove li ha portarti il loro tour per sostenere le donazioni e i trapianti, partono spediti come un’orchestra. (IL GIORNO)
Ne parlano anche altri giornali
Nicholas Green aveva 7 anni quando fu colpito a morte, il 29 settembre 1994, da un proiettile sull’autostrada Salerno Reggio Calabria mentre era in vacanza in Italia con la sua famiglia. Un gesto generoso che spinse tanti connazionali a seguire il loro esempio: aumentarono le donazioni, quindi i trapianti e le vite salvate. (Corriere della Sera)
Trenta anni della morte Nicholas Green il cui ricordo è ancora vivo grazie ai due genitori, Reginald e Margareth, i quali decisero di donare gli organi del loro figlio dando il via in Italia alla diffusione della cultura del trapianto di organi, di cui Nicholas è simbolo. (TV2000)
Ogni giorno all’Ospedale Niguarda viene effettuato un trapianto, di ogni tipo di organo. Complessivamente quasi 400 all’anno. Ogni intervento è il frutto di un gesto di grande solidarietà che è la donazione di organi. (Avvenire)
Nell'ottobre 1994 al Bambino Gesù di Roma venne trapiantato ad Andrea Mongiardo il cuore di Nicholas Green, grazie alla coraggiosa, e all'epoca rara, scelta dei genitori di donarne gli organi. (Il Vibonese)
Leggi tutta la notizia La cerimonia di premiazione del concorso "Nicholas Green" si terrà domenica 6 ottobre alle 10.30 presso il Centro Culturale Commerciale di Ragusa, in via Giacomo Matteotti 61. (Virgilio)
“ La Calabria non ha mai dimenticato l’esempio del piccolo Nicholas e il gesto d’amore dei suoi genitori, che rappresentano il faro guida nella costante ricerca di riscatto della nostra regione e di tutti i calabresi onesti”. (Gazzetta del Sud - Edizione Reggio Calabria)