Alberto Angela e il Natale in tv bello e giusto
In missione per conto di quella quota di pubblico tv resistente, che trova bello e giusto avere la sera di Natale su Rai1 una cosa bella e giusta. Alberto Angela coltiva forse un vezzo nella serie Stanotte a. Della notte si impadronisce e si muove come in magica escursione. Quasi dieci anni fa fu in Vaticano, stavolta si è preso tutta Roma, giocata come il più spettacolare palcoscenico del mondo … (la Repubblica)
Ne parlano anche altre fonti
In questi giorni, bastava aprire il televisore per trovarvi Claudio Baglioni: in piazza San Pietro a spiegare la spiritualità del Natale con «Avrai» e con l’esegesi critica del deejay padre Enzo Fortunato, uno che ama molto apparire; dentro il Colosseo con «La vita è adesso» («Carpe diem», «Nunc stans»: i ricordi scolastici non muoiono mai), con l’esegesi critica della guida turistica Alberto Angela (Corriere della Sera)
La prima serata Alla scoperta dei tesori della Roma nascosta (e notturna) con Alberto Angela in Stanotte a Roma, su Rai1 (VigilanzaTv)
Alberto Angela al Pantheon, per la serata Stanotte a Roma andata in onda la sera di Natale su Rai Uno. 4 (Fanpage.it)
Ma quello sulla Capitale, al critico, proprio non è piaciuto: "Sembra un reperto della 'Tv dei ragazzi', con le spiegazioni retoriche di Giancarlo Giannini" e "le interpretazioni un po' buttate via di Edoardo Leo", ha scritto citando due dei numerosi ospiti intervenuti durante il programma. (Today.it)
Nella serata di ieri, mercoledì 25 dicembre 2024, su Rai1 Stanotte a Roma ha interessato 3.058.000 spettatori pari al 20.9% di share. Leggi tutta la notizia (Virgilio)
È iniziato così, la notte di Natale su Rai1, il tributo che il conduttore ha dedicato alla Capitale, protagonista dello speciale in prima serata Stanotte a Roma. «Nel silenzio la città si specchia nella sua storia millenaria», ha spiegato Angela dalla tv, mentre gli italiani si riunivano per la cena, «quando il frastuono del presente lascia il posto all’incanto del passato, di quei quasi 2800 anni di età che compongono strati su strati di bellezza». (ilmessaggero.it)