Il cda Banco Bpm boccia l'offerta di Unicredit
Banco Bpm risponde punto per punto e a muso duro all’offerta di Unicredit. In mattinata, infatti, si è riunito il consiglio d’amministrazione della banca guidata da Giuseppe Castagna che, giocoforza, ha avuto tra i primi punti all’ordine del giorno l’offerta pubblica di scambio da 10,1 miliardi lanciata ieri da Unicredit sull’istituto lombardo. L’esame del board ha poi prodotto un comunicato di risposta, il primo dopo un giorno e mezzo di silenzio: “Si precisa che l'offerta non è stata in alcun modo preventivamente concordata con la banca”, si legge sulla nota. (il Giornale)
La notizia riportata su altri media
“Non ce l’ho con nessuno, basta che non si metta in discussione il terzo polo bancario che sta nascendo“, ha detto il vicepremier. La banca milanese è colpevole di aver lanciato, all’alba di lunedì, un’offerta di acquisto sul Banco Bpm che mette in crisi il progetto di un terzo polo bancario tra Milano (Bpm) e Siena (Mps) tanto caro alla Lega. (Il Fatto Quotidiano)
consiste Lunedì 25 novembre il gruppo bancario Unicredit, che ha sede a Milano, ha comunicato di aver fatto un’offerta per acquistare un’altra banca italiana, il Banco BPM. L’operazione, il cui costo complessivo si aggirerebbe intorno ai 10 miliardi di euro, è definita “offerta pubblica di scambio volontaria” (OPSC). (Pagella Politica)
Si tratta della pagina e mezza del comunicato con cui il cda di Banco ha di fatto bocciato l'operazione voluta da Andrea Orcel, il ceo di Unicredit. C'è una pagina e mezza di ragioni per le quali Banco Bpm non ha gradito le attenzioni che le sono state rivolte da Unicredit. (L'HuffPost)
Un colosso nel settore del bancario europeo. È questo il soggetto che potrebbe prendere vita dall’acquisizione di Banco Bpm da parte di Unicredit, un’operazione potenziale da 10,1 miliardi di euro che l’amministratore delegato del gruppo di piazza Gae Aulenti Andrea Orcel ha messo in piedi parallelamente a quella presentata a settembre in Germania su Commerzbank, quarto istituto tedesco. (WIRED Italia)
Molti segnali indicano che la strada di Unicredit per la conquista di Bpm sarà lunga, tra il no del Cda della banca di piazza Meda che valuta incongrua l’offerta, l’opposizione della politica e le incertezze della vicenda CommerzBank in Germania. (Il Sole 24 ORE)
Reuters (Avvenire)