Manovra, nella notte salta l’aumento di stipendio ai ministri: cosa è successo

L'annuncio del ministro della Difesa, Guido Crosetto, è arrivato verso le nove di sera e ha mosso i lavori della manovra: "Abbiamo chiesto ai relatori di ritirare" l'emendamento che aumentava lo stipendio ai ministri non eletti, per "evitare inutili polemiche". La commissione Bilancio alla Camera dovrebbero chiudere le votazioni stamattina. (Fanpage.it)

Su altre fonti

Un tentativo distendere i rapporti con l'opposizione, dopo lo scontro in conferenza dei capigruppo della Camera sui tempi. Alla fine, la decisione della maggioranza di portare in Aula la manovra mercoledì, per porre la fiducia e andare al voto venerdì. (Tiscali Notizie)

La lunga notte degli emendamenti in commissione Bilancio alla Camera sgonfia le buste paga di ministri e sottosegretari non parlamentari e rinforza la diga della norma “anti- Renzi ”, quella che impedirà a parlamentari e presidenti di Regione di ricevere incarichi pagati fuori dalla Ue; e che nella sua ultima versione evita anche di mietere vittime collaterali fra i parlamentari eletti all’estero. (Il Sole 24 ORE)

Ebbene sì, l’emendamento presentato nella manovra che prevedeva l’aumento dello stipendio per i ministri non parlamentari verrà probabilmente ritirato. Un’uscita acchiappa-applausi, nadir del buonsenso ma che almeno ti permette di fare una bella figura dopo qualche polemica chiaramente strumentale, anche perchè innescata dall’opposizione. (Nicola Porro)

Il populismo è servito: il governo si rimangia l’aumento degli stipendi dei ministri

Anche se la commissione Bilancio ha cominciato a votare gli emendamenti alla manovra con una seduta che si è protratta fino a notte, lo scontro frontale non conosce pause. (il Giornale)

Un emendamento riformulato dei relatori alla manovra prevede per i ministri e sottosegretari non parlamentari e non residenti a Roma il "rimborso delle spese di trasferta" Manovra, niente aumento per i ministri: arriva il rimborso per le trasferte (Dire)

«Un mezzo pasticcio» ammettono da Palazzo Chigi, pochi minuti dopo che il ministro della Difesa Guido Crosetto ha annunciato che l’emendamento della discordia, quello che equipara ministri e sottosegretari non eletti ai parlamentari, riconoscendo i rimborsi spese, sarà ritirato. (La Stampa)