Il Piano dei generali. Affamare e sfollare Gaza nord: la strategia che Israele nega e che irrita gli Usa (di L. Santucci)

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Dal 30 settembre nel nord della Striscia di Gaza entra poco o niente. Né acqua, né cibo, né medicine. Qualcosa in qualche modo è passato, mentre uno strappo alla regola è stato concesso per il carburante necessario per far funzionare gli ospedali. Le ong sono sempre più ultimative: senza aiuti, sarà carestia. All'inizio della guerra, dopo… (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altri media

Nelle immagini diffuse dall'IDF, l'esercito israeliano, si vede ciò che viene presentato come aiuto umanitario in transito attraverso il valico di frontiera "Erez West" tra Israele e il nord di Gaza. Roma, 15 ott. (il Dolomiti)

«La gente è in modalità sopravvivenza». Rachael Cummings, specialista per la salute di Save the Children, riassume in poche durissime parole la quotidianità di Gaza: «La gente cerca cibo, cerca acqua». (il manifesto)

L’esercito israeliano ha lanciato una nuova grande offensiva nel nord di Gaza, assediando le tre città più settentrionali della Striscia e i loro dintorni. Domenica 6 ottobre, all’alba, l’esercito ha ordinato ai circa 400mila residenti rimasti nel nord di trasferirsi nella cosiddetta «zona umanitaria» a sud, in vista di una nuova operazione militare. (il manifesto)

"Nel campo di Jabalya gli abitanti sono sotto assedio e non possono scappare. Non ci sono media ma bisogna raccontare"

Il Regno Unito ha chiesto insieme a Francia e Algeria una riunione urgente del Consiglio di sicurezza dell'Onu per affrontare la situazione umanitaria «terribile» a Gaza. (Corriere del Ticino)

L’impatto degli attacchi è più forte sugli individui con disabilità fisiche e/o mentali, già presenti o acquisite. Bambini che si vedono strappare braccia e gambe, persone che non hanno la possibilità di urlare o di alzarsi in piedi per scappare. (Ultima Voce)

“I miei amici e parenti rimasti al nord mi dicono che stanno affrontando orrori inimmaginabili” racconta la responsabile dello staff di Oxfam. (Il Fatto Quotidiano)