Kenya, il presidente Ruto silura il governo dopo le proteste anti-tasse

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Il Sole 24 ORE ESTERI

Prima il passo indietro sulla legge finanziaria e l’apertura al «dialogo», ora il repulisti sul suo stesso esecutivo. Il presidente del Kenya William Ruto ha silurato l’11 luglio la quasi totalità della sua compagine governativa, uno strappo in risposta alle proteste di piazza esplose a fine giugno contro il rialzo delle tasse previsto nella legge di bilancio per l’anno fiscale al via a luglio. L’unico a restare a galla è il Prime cabinet secretary e responsabile degli Affari esteri, Musalia Mudavadi, in un colpo di mano che ha fatto saltare anche il procuratore generale Justin Muturi. (Il Sole 24 ORE)

Su altre fonti

“Dopo aver riflettuto e ascoltato attentamente ciò che il popolo del Kenya ha detto e dopo aver valutato in modo olistico le prestazioni del mio Gabinetto, i suoi risultati e le sfide in essere, ho preso questa decisione - ha detto Ruto – quindi oggi, in linea con i poteri che mi sono stati conferiti, ho deciso di licenziare con effetto immediato tutti i ministri, ad eccezione del Primo segretario e ministro per gli Affari Esteri. (MalindiKenya.net)

Il pomeriggio e la serata di ieri al centralissimo Uhuru park di Nairobi, poco fuori di quel centro degli affari cittadino messo a ferro e fuoco nelle ultime due settimane, sono stati caratterizzati da una vera e propria catarsi emotiva, con la commemorazione degli “eroi, morti durante le proteste contro la legge finanziaria”. (Rivista Africa)

Lo ha annunciato lo stesso Ruto, in diretta televisiva dal palazzo presidenziale. Il presidente del Kenya, William Ruto, ha rimosso tutti i ministri del suo governo, con eccezione del suo vice, Rigathi Gachagua, e del primo segretario di Gabinetto e ministro degli Esteri, Musalia Mudavadi. (Tiscali Notizie)

Brevi dal mondo: Kenya, Unione europea

Ruto ha promesso di formare un nuovo esecutivo che sarà snello ed efficiente (LAPRESSE)

Lo ha fatto con un discorso alla nazione, trasmesso in tv dalla State house di Nairobi, ieri pomeriggio: “Dopo aver ascoltato ciò che ha detto il popolo del Kenya e dopo una valutazione complessiva delle prestazioni del mio ufficio, dei suoi risultati e sfide, ho deciso di licenziare con effetto immediato tutti i membri” del governo. (Rivista Africa)

Un’altra vittoria per la protesta ormai diventata quasi mobilitazione permanente dei giovani keniani, che ha ottenuto il ritiro della riforma fiscale voluta da Ruto – che il mese scorso ha innescato le manifestazioni – e il «licenziamento», giovedì, di tutti i ministri con l’eccezione di quello degli esteri Musalia Mudavadi. (il manifesto)