La polemica di Alcaraz: “Troppi tornei, a volte non sono motivato”
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Jannik Sinner torna in campo. Il numero uno al mondo, che dopo la vittoria agli US Open era tornato a Sesto Pusteria per fare visita alla zia, morta domenica 22 settembre dopo una lunga malattia, è atterrato in Cina, dove difenderà il titolo del 500 di Pechino conquistato lo scorso anno. Sorteggiato il tabellone, il suo torneo comincerà il 26 settembre (orario da definire), quando affronterà il tennista cileno Nicolás Jarry, e, in caso di passaggio del turno, saranno Grigor Dimitrov, Andrej Rublev e, in finale, Carlos Alcaraz i suoi possibili avversari per ordine di seed. (Il Fatto Quotidiano)
Su altri giornali
Lo spagnolo, attuale numero 3 del ranking, ha così risposto a Jannik Sinner, che sul tema aveva fatto notare: «Se non vuoi giocare un torneo, non ti iscrivi». Carlos Alcaraz ha rinnovato le sue critiche ad un circuito Atp che giudica troppo affollato, affermando che «molti giocatori» sono d'accordo con lui ed aggiungendo «dobbiamo fare qualcosa al riguardo». (Il Messaggero)
Poi, però, qualcosa si è rotto. Certo, la rivalità conta: oggi come oggi sono i due migliori al mondo, ovvio che la competizione pesi. (Liberoquotidiano.it)
Un calendario fitto, fin troppo per Carlos Alcaraz. Il programma ci ucciderà“. (Il Fatto Quotidiano)
Insomma, il dibattito continua. Lo spagnolo numero 3 al mondo ha affermato che "molti giocatori" sono d'accordo con lui e avanza la possibilità che sia arrivato il momento di "dover fare qualcosa al riguardo" perché "il programma ci ucciderà", aveva già affermato la scorsa settimana Alcaraz alla Laver Cup, unendo la sua voce al crescente numero di tennistiche hanno sollevato l'argomento. (La Gazzetta dello Sport)
Sport ora per ora (Sport Mediaset)
"Ho visto e ho sentito molti giocatori lamentarsi del programma, anche del calendario". Tra questi non c'è evidentemente Sinner, che martedì ha derubricato la questione: "Il programma è piuttosto lungo. (Eurosport IT)