Puff Daddy rimane in carcere: perché è stato negato (di nuovo) il rilascio su cauzione
Nessuna buona notizia per Puff Daddy. Sean Combs, il nome all’anagrafe di “Diddy”, rimarrà in carcere dopo che il giudice Andrew Carter ha negato la sua richiesta di rilascio su cauzione. Le accuse contro il noto produttore musicale sono gravi: traffico sessuale, racket e coercizione. La decisione del giudice si basa sulla concreta preoccupazione che Combs possa manipolare i testimoni, data la sua presunta storia di intimidazioni e minacce. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La notizia riportata su altre testate
«Mi vogliono intimidire, ma non funzionerà» Ora viene a sua volta accusato di estorsione da una non meglio identificata personalità pubblica. (Rolling Stone Italia)
Dall'inizio dell'inchiesta il rapper ha perso partnership importanti con almeno 18 marchi di prestigio, ma gli streaming crescono. E non è l'unico caso (Open)
Dopo due mesi in carcere a Brooklyn, l'ex star del rap Sean «Diddy» Combs, meglio conosciuto come Puff Daddy, non potrà uscire su cauzione. È quanto stabilito ancora una volta da un giudice federale, in attesa del processo per crimini sessuali che si svolgerà a maggio dell'anno prossimo. (Corriere della Sera)
«La natura e le circostanze dei reati sono sostanzialmente diverse», hanno replicato i procuratori. (Corriere del Ticino)
Un giudice della corte federale di Manhattan ha però negato la terza richiesta di rilascio su cauzione, affermando che “non esistono le condizioni per garantire ragionevolmente la sicurezza” dei querelanti. (RSI Radiotelevisione svizzera)
New York — Il guru dell’hip hop Sean Combs è rinchiuso da due mesi nel carcere metropolitano di Brooklyn, accusato di traffico sessuale, violenze e possesso di stupefacenti. Subito dopo l’arresto del producer sono spuntate testimonianze e personaggi improbabili che hanno parlato di Combs, noto come P. (la Repubblica)